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Tridico: "Peggiore crisi degli ultimi anni, Inps in prima linea contro povertà"

In Audizione alla Camera il presidente dell'Istituto chiede che venga istituita una "Direzione povertà"; appello perché il Parlamento abroghi norme sugli ispettori Inps

Economia
Tridico: "Peggiore crisi degli ultimi anni, Inps in prima linea contro povertà"
(Teleborsa) - L'Inps sia in prima linea nella lotta contro la povertà dopo "la peggior crisi e il peggior calo del Pil pro capite" degli ultimi anni in Italia, anche con nuovi strumenti.

È quanto dichiarato dal presidente Inps, Pasquale Tridico, che in audizione alla Camera ha lanciato la proposta di istituire una Direzione Povertà che si occupi dei servizi per chi versa in difficoltà economiche.

Ad oggi, ricorda Tridico, l'Inps "non ha una Direzione povertà, ma ha quella per gli ammortizzatori sociali", mentre ora esiste "il reddito di cittadinanza, una misura importante di contrasto alla povertà" che è "molto più ampia e importante del Rei", definito come "un primo tentativo di dare un reddito minimo".

Per questo, ha insistito il presidente Inps, "è necessario che l'Istituto si doti di una Direzione con la missione precisa di lotta alla povertà". Secondo Tridico "è giusto rilanciare un'operazione di solidarietà verso i poveri che non vengono raggiunti dagli strumenti per via di barriere architettoniche" con l'introduzione di "strumenti universali", a partire dal progetto 'Inps per tutti'.

Si tratta, di un progetto che "prevede una rete di contrasto alla povertà che agisce sul territorio. Con camper e gazebo vorrei raggiungere queste persone nelle città e nelle zone dove c'è necessità di andare", ha spiegato Tridico.

L'audizione alla Camera è stata anche l'occasione per lanciare un nuovo appello al Parlamento perché ritiri le norme sull'esaurimento del ruolo degli ispettori Inps. "Gli ispettori di vigilanza Inps sono persone che hanno accesso a una mole enorme di dati", ha spiegato davanti alla Commissione Lavoro di Montecitorio. "È una questione che mi sta a cuore e penso che debba essere rivista, l'istituto oggi non ha vigilanza ispettiva", ha ricordato Tridico, specificando che l'Inps "garantisce ogni anno allo Stato 2 miliardi di euro per il recupero dei contributi evasi".

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