(Teleborsa) -
Il Board di Renault prende tempo e FCA ritira la sua proposta di fusione con la casa d"auto francese. E" questo lo sviluppo di una vicenda che aveva tenuto in fermento il mercato e che ha già avuto riflessi negativi sugli scambi a Wall Street, dove le
azioni FCA hanno ceduto il 3,7%.
La riunione degli amministratori di Renault, tenutasi ieri, si è chiusa con un
nulla di fatto: un
rinvio sollecitato dallo Stato francese, azionista della casa d"oltralpe. Il Ministro dell"Economia
Bruno Le Maire ancora una volta aveva
espresso perplessità sulle nozze e l"esigenza che vi fossero adeguate garanzie per la Francia.
E poi il colpo di scena con un passo indietro di FCA nella nottata. "Il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles riunitosi questa sera sotto la presidenza di John Elkann - informa una nota - ha deciso di
ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault".
"FCA continua ad essere
fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e
condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare
sostanziali benefici a tutte le parti. E’ tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo".
"FCA continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente", precisa la casa d"auto italo-anericana.