(Teleborsa) -
Apple starebbe maturando l'ipotesi di u
n trasloco della produzione di hardware fuori dalla Cina. A rendere nota l'indiscrezione, non ancora confermata dal colosso Cupertino, è Nikkei, quotidiano economico giapponese. Nel dettaglio, ad essere in bilico tra il rimanere e il restare, sarebbe
circa il 15-30% del totale di questa. La scelta sarebbe stata orientata, se non spinta, verso il trasferimento al di fuori dei confini del Paese del Dragone a causa dell'i
ntensificarsi della guerra commerciale tra Donald Trump e Xi Jinping, che coinvolge e coinvolgerà maggiormente a breve, anche e il settore tecnologico.
Infatti a causa del perdurare del conflitto si prevede
l'estensione dei dazi al 25%, entro la fine del mese, su dispositivi quali smartphone, tablet e computer portatili. Al momento la decisione sarebbe presa nonostante l'epilogo positivo o meno tra le due superpotenze.
Secondo quanto riportato sempre dal giornale nipponico, Apple avrebbe già sguinzagliato un team apposito per occuparsi di tale trasferimento e avrebbe interpellato partner chiave come Foxconn, Pegatron e Wistron di valutare le varie alternative disponibili.
Nonostante
gli effetti di tale decisione si paleseranno a breve - l'azienda di Tim Cook da lavoro a circa cinque milioni di cinesi e non si conosce ancora quanti di questi rimarranno in essere dopo il cambio di indirizzo - si stima che per completare lo spostamento tecnologico
ci vorranno almeno 18 mesi.Al momento il titolo rimane più o meno
stabile a 198,37 dollari con una variazione minima dello
0,040%.