(Teleborsa) -
Una banca dati di tutte le strutture ricettive, operativa da agosto, l'introduzione dell'obbligo di un "bollino di qualità" e una stretta sulla tassa di soggiorno. Con il
Decreto Crescita, a partire da quest'estate,
il Governo punta a combattere l'evasione fiscale nel settore degli affitti brevi attraverso nuove norme. Entro luglio è prevista l'
istituzione di una banca dati delle strutture ricettive, nella quale saranno inseriti anche degli immobili destinati alle locazioni brevi presenti sul territorio nazionale. Ad ogni struttura o appartamento in affitto verrà assegnato un
codice identificativo che dovrà, obbligatoriamente, comparire sugli annunci pubblicati sui vari portali on line e
i dati saranno comunicati automaticamente all'Agenzia delle entrate, rendendo più agevoli i controlli e impossibile sfuggire al Fisco.
Senza il codice non sarà possibile pubblicare le offerte di affitto, pena sanzioni da 500 a 5.000 euro per annuncio a carico del portale.Verrà, inoltre, data la
possibilità ai Comuni di verificare direttamente il pagamento della tassa di soggiorno da parte dei turisti. I dati inseriti sul
portale "Alloggiati Web" – usato per comunicare alla questura i dati degli ospiti (procedura obbligatoria anche per chi offre l'appartamento per le locazioni brevi) – saranno inviati dalle questure all'Agenzia delle entrate affinché siano resi disponibili ai Comuni che hanno istituito l'imposta o il contributo di soggiorno.