(Teleborsa) -
Maglia nera per Piazza Affari in questo venerdì che
chiude la settimana borsistica in rosso. Al momento, secondo gli esperti dell'agenzia S&P, sono molte le probabilità che nella prossima riunione del 25 luglio la BCE possa decidere di tagliare i tassi di interesse. Nel frattempo a
Milano, l'aumento dello spread, a causa dell'incertezza sulla persistenza in vita del Governo Conte, porta a picco il comparto dei bancari e quello delle utilities.
Non di tanto migliore la seduta degli altri mercati europei che concludono gli scambi con performance molto contenute. Negli USA, sostanzialmente stabile lo
S&P-500.
Seduta in frazionale ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,50%. Giornata negativa per l'
oro, che continua la seduta a 1.427,8 dollari l'oncia, in calo dell'1,22%. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,22%.
Torna a salire lo
spread, attestandosi a +197 punti base, con un aumento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,62%.
Tra gli indici di Eurolandia Francoforte avanza dello 0,27%, si muove in modesto rialzo
Londra, evidenziando un incremento dello 0,21%, e senza slancio
Parigi, che negozia con un -0,02%.
A Milano, forte calo del
FTSE MIB (-2,03%), che ha toccato 21.641 punti; sulla stessa linea, e' stato venduto parecchio il
FTSE Italia All-Share, che ha archiviato la seduta a 23.582 punti. In discesa il
FTSE Italia Mid Cap (-1,05%), come il FTSE Italia Star (-1,0%).
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,94 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 1,86 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,68 miliardi di azioni, rispetto ai 0,97 miliardi precedenti.
Su 216 titoli trattati a Piazza Affari, 154 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 45. Invariate le rimanenti 17 azioni.
Risultato positivo a Piazza Affari per i settori
tecnologia (+1,84%) e
chimico (+0,69%).
Nel listino, i settori
utility (-3,64%),
bancario (-3,15%) e
telecomunicazioni (-2,18%) sono stati tra i più venduti.
Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati,
STMicroelectronics avanza del 2,29%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Banco BPM, che ha archiviato la seduta a -6,03%.
Spicca la prestazione negativa di
UBI Banca, che scende del 4,48%.
Crolla
Terna, con una flessione del 4,15%.
Vendite a piene mani su
Enel, che soffre un decremento del 4,13%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Saras (+2,10%),
Zignago Vetro (+1,35%) e
SOL (+0,75%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Banca MPS, che ha chiuso a -5,79%.
Pessima performance per
Datalogic, che registra un ribasso del 3,94%.
Sessione nera per
Tinexta, che lascia sul tappeto una perdita del 3,36%.
In caduta libera
Credito Valtellinese, che affonda del 3,08%.