(Teleborsa) -
Accelera l'inflazione negli Stati Uniti nel mese di luglio, risultando poco sopra le attese del mercato. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un aumento mensile dello 0,3% dopo il +0,1% di giugno. Le stime di consensus erano per un +0,3%.
Su base annua la crescita è stata dell'1,8%, superiore all'1,6% registrato in precedenza e al +1,7% indicato dal mercato. Il
target della Fed è al 2%.
Il core rate, ossia l'indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha evidenziato un incremento mensile dello 0,3%, come nel mese precedente a fronte del +0,2% previsto dagli analisti. Il dato tendenziale mostra un aumento del 2,2% dopo il +2,1% del mese precedente e del consensus.
Il presidente americano
Donald Trump continua ad attaccare la Banca Centrale statunitense per non aver tagliato prontamente e con decisione i tassi d'interesse, come peraltro fatto recentemente dalle
banche centrali di India, Tailandia e Nuova Zelanda. Secondo il tycoon, la
Fed starebbe "ammanettando" l'economia statunitense.
Il 31 luglio scorso la
Banca Centrale americana ha tagliato il costo del denaro di un solo quarto di punto al 2-2,25%, sulle tensioni commerciali tra USA e Cina che stanno rallentando la crescita economica.