(Teleborsa) -
Continua a cadere il valore dello yuan, che stamattina ha
toccato un minimo da 11 anni a questa parte, a causa della guerra commerciale e delle prospettive di crescita modeste dell'economia.
La valuta cinese si è attestata a
7,0752 contro dollaro, toccando un
minimo da marzo 2008 ed in forte deprezzamento rispetto al valore della viglia. Anche il consueto
fixing giornaliero della Banca centrale cinese ha indicato il valore di
7,049, con una svalutazione rispetto al precedente di 7,0433.
A pesare sulla valuta cinese concorre la
guerra commerciale e la prospettiva di arrivo di
nuovi dazi dagli USA dal 1° settembre, nonostante
l'ottimismo evidenziato da Trump sulle trattative con Pechino. Collegata la questione del
rallentamento dell'economia cinese, che discende appunto dagli effetti del protezionismo nel commercio globale.
Pesano anche le
prospettive dei tassi d'interesse, laddove gli USA potrebbero cedere alle
pressioni di Trump e tagliare ancora i tassi di interesse, producendo una svalutazione del dollaro. Qualcosa di più si saprà dal
meeting dei banchieri centrali a Jackson Hole (Wyoming), che inizia domani 23 agosto.