(Teleborsa) -
I sindacati sono stati ricevuti dal Premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. L'incontro era stato
sollecitato dalle parti sociali, dopo l'intermezzo della crisi di governo ferragostana, e calendarizzato dal Presidente del Consiglio
per questa mattina 18 settembre. Presenti anche i Ministri dell'Economia e del Lavoro.
"Il nostro obiettivo è quello di remare insieme per il bene del Paese", ha esordito Conte in apertura, aggiungendo che
in cima all'agenda del governo c'è il
lavoro e l'alleggerimento della
pressione fiscale, oltre agli
investimenti "green" e ad un piano strutturale di
interventi per il Sud. Interventi che andranno coordinati tenendo conti di precisi
vincoli di bilancio ed attingendo alle risorse derivanti dalla
lotta all'evasione fiscale. "Vogliamo tenere i conti in ordine", ha ribadito.
Il Ministro dell'Economia
Roberto Gualtieri ha ribadito che
l'orizzonte del governo è triennale e che questo tempo "è fondamentale per
rilanciare la crescita e l'occupazione".
Nunzia Catalfo, Ministro del Welfare, ha parlato invece del tema
sicurezza sul lavoro, preannunciando interventi coordinati con la Sanità e una
convocazione a breve delle parti sociali. Un cenno anche alla convenzione che sarà formata domani all'INPS in tema di rappresentanze sindacali.
Positivo il giudizio a caldo dei sindacati. La leader della Cisl,
Anna Maria Furlan, ha definito il programma esposto da Conte
"un buon punto di partenza". Mettendo il punto sull'importanza della
riduzione delle imposte su lavoro e pensioni, per stimolare i consumi, la sindacalista ha parlato anche dei
contratti del pubblico impiego e della necessità di
sbloccare i cantieri,
che "significa far partire 450 mila posti di lavoro".
Sulla stessa linea il leader della Uil,
Carmelo Barbagallo, ha ammesso che si è visto nell'esecutivo un
"cambio di passo", ma ha ribadito le sue preoccupazioni su un tema caro quele quello dell'
adeguamento delle pensioni. "I pensionati hanno sempre fatto da bancomat del Paese. Ora serve una svolta", ha sottolineato.