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Confesercenti: consumi quasi fermi, ai minimi dal 2014

Dal 2010 persi 6,1 miliardi euro

Economia
Confesercenti: consumi quasi fermi, ai minimi dal 2014
(Teleborsa) - Nel 2019 la crescita dei consumi si ferma al +0,4%, il dato peggiore dal 2014 e l'espansione più bassa tra i grandi Paesi.

Questa la previsione di Cer-Confesercenti presentata in occasione dell'assemblea elettiva dell'Associazione. Nonostante il recupero del potere d'acquisto, la propensione al consumo è rimasta al palo. "Sono gli effetti, tangibili, della sfiducia generata fino ad oggi. In un clima di fiducia più disteso, i consumi sarebbero aumentati", afferma il presidente, Patrizia De Luise.

Dalla fine del 2019 la spesa delle famiglie italiane risulterà ancora inferiore di 6,1 miliardi rispetto al 2010.

L'Ufficio economico della Confederazione ha calcolato inoltre che in Italia la pressione fiscale, nel 2018, è al 42,1% del PIL, 0,7 punti percentuali in più rispetto alla media dell'area Euro. Il gettito fiscale e contributivo complessivo è di 739 miliardi di euro, ovvero oltre 12.300 per abitante. "Se il peso delle imposte italiane fosse allineato alla media europea, pagheremmo 12,6 miliardi di euro di tasse in meno all'anno", evidenzia Confesercenti.


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