(Teleborsa) - Anche la
COP 25 di Madrid, ovvero la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima convocata per il 2019, si è chiusa con un
nulla di fatto sul tema delle emissioni di carbonio e non è riuscita a dare un impulso positivo alle azioni a tutela dell'ambiente e contro i cambiamenti climatici. I
196 Paesi convenuti presso la capitale spagnola
non sono riusciti a trovare l'accordo sui punti "chiave" dell'Accordo di Parigi.
Niente intesa dunque sull'attuazione dell'
articolo 6 dell'Accordo di Parigi, in merito al
mercato dei crediti del carbonio, ma restano nodi anche sull'aumento degli impegni delle singole
Nazioni a
ridurre le emissioni di gas serra entro il 2030 e relativamente ai
danni subiti dai Paesi più vulnerabili (loss and damage).
Un passo avanti si è registrato, in realtà, solo sul capitolo degli
impegni dei paesi più ricchi ad aumentare il taglio di gas serra, mentre
restano i nodi sui temi del
mercato dei crediti di carbonio, soprattutto sul meccanismo di calcolo, e delle
garanzie chieste dai Paesi vulnerabili in merito alla formalizzazione del gap sui maggiori impegni assunti dai governi aderenti, entro ottobre 2020 ed in tempo per la COP 26 in calendario l'anno prossimo a Glasgow.
Delusione è stata espressa dal
Segretario dell'ONU, Antonio Guterres, il quale ha affermato che "la comunità internazionale ha
perso una opportunità importante per evidenziare una maggiore ambizione" sul tema dei cambiamenti climatici.
"Non dobbiamo arrenderci ed io non mi arrenderò", ha affermato Guterres facendo eco al commento dell'attivista adolescente Greta Thunberg su Twitter: "Qualunque cosa accada non ci arrenderemo mai. Abbiamo appena iniziato".