(Teleborsa) - Il
lungo e sofferto cammino della Brexit non è ancora finito. Dopo la netta affermazione alle elezioni, Boris
Johnson, preme
l’acceleratore sulla Brexit, piatto forte della sua strategia - tanto che
venerdì 20 dicembre sarà riavviato l'iter per la ratifica parlamentare a Westminster della legge sul recesso del Regno Unito dall'UE (Withdrawal Bill), che include
l'accordo di divorzio raggiunto da Johnson con Bruxelles.
Decisamente più cauta
l'Unione Europea: il capo negoziatore UE per la Brexit
Michel Barnier intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo ha parlato di proroghe possibili, nonostante il
Premier britannico abbia a più riprese ribadito che non vuole chiedere una proroga per la transizione. Con buona pace dell’emendamento deciso dal partito dei Tories secondo il quale non si avranno estensioni del periodo transitorio a partire dal
31 gennaio 2020, data prevista per la Brexit. Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, si augura che la Brexit segnerà l’inizio di nuove relazioni tra
“buoni vicini”. E al vertice europeo di Strasburgo ha detto: "Guardando i nostri coraggiosi parlamentari del
“Remain” (schierati contro la Brexit), posso solo dire che mi dispiace, ci mancherete.
Grazie per il vostro coraggio, grazie di essere con noi"
.
"Siamo confidenti che avremo una
Brexit ordinata e che avremo un
accordo per il libero scambio entro il termine prefissato di dicembre 2020 con reciproca
soddisfazione, sia per il Regno Unito sia per l'Unione europea", ha detto il
Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine dell'incontro a
Palazzo Chigi con il
Premier croato Plenkovic.