(Teleborsa) - Come da copione, il
Forum Economico Mondiale di Davos, è diventato terreno di scontro tra due visioni opposte in tema di
cambiamenti climatici, uno degli argomenti più caldi del momento. Da una parte, la giovane attivista svedese,
Greta Thunberg, dall'altra il Presidente degli Stati Uniti
Donald Trump. E tra i due non sono mancate le
scintille. GRETA PUNTA IL DITO: NULLA E' CAMBIATO - "Da un certo punto di vista è
successo molto, qualcosa che nessuno poteva prevedere: si è diffusa una
maggiore consapevolezza a livello globale" sull'ambiente e sul cambiamento climatico, esordisce la giovane attivista, intervenendo a un panel nella prima giornata del Forum. "Ci sono stati
tantissimi ragazzi - ha continuato - che si sono riuniti per questa alleanza, movimento, è un passo importante. Oggi il clima, l'ambiente è un 'hot topic'", ovvero un tema 'caldo', sentito, nel mondo. "
Nulla però è stato fatto dal punto di vista delle emissioni, siamo ancora indietro dal punto di vista delle emissioni di Co2", ha sottolineato l'attivista, spiegando che
"siamo solo all'inizio" e auspicando che
"si inizi ad ascoltare la scienza e trattare questa crisi per quella che è, perché questa è una vera e propria crisi". LA FRECCIATA DI TRUMP: NO A PROFETI DI SVENTURA - Non tarda ad arrivare, seppur in maniera indiretta, la replica di Trump, che nel suo discorso al Forum economico internazionale magnifica gli accordi raggiunti su dazi ("I migliori di sempre") e il ruolo degli Stati Uniti
("L'America è tornata a vincere"). Poi, nel mirino finiscono gli
ambientalisti con l'accusa di disfattismo. "Dobbiamo
respingere i profeti perenni della sventura. Questo non è il momento del pessimismo. Questo è il momento dell'ottimismo", dice il presidente americano.
Mnuchin avvisa Italia e Regno Unito: " si fermino su Web Tax" - Altro fronte bollente a Davos è quello della
Web Tax. Washington minaccia dazi contro Italia e Regno Unito se i due Paesi porteranno avanti i propositi di una digital tax contro i colossi Usa del web. Intervenendo ad un evento organizzato dal Wall Street Journal al World Economic Forum di Davos il segretario al Tesoro ha auspicato che Roma e Londra fermino i loro piani
. "Se non lo faranno si troveranno ad affrontare i dazi del presidente Trump", ha detto Mnuchin. Lo riporta il Journal.