(Teleborsa) - Mediocredito Centrale ha chiuso il bilancio 2019 con un
utile netto di 22,5 milioni, in crescita dell'11% rispetto al 2018. Invece, il
margine di intermediazione di 88,6 milioni di euro è sostanzialmente
in linea con l’anno precedente, per effetto della contrazione del margine di interesse, che risente dell'esiguità degli spread praticati alla clientela a dispetto dello sviluppo del credito.
Come
Banca per lo Sviluppo, nel corso del 2019 l’attività commerciale della Banca è stata orientata prevalentemente verso le imprese del Mezzogiorno, ed in particolare le PMI.
Crediti verso clientela pari a 1.560 milioni (1.431 milioni nel 2018), di cui
oltre il 51% con finalità prevalente nel
Mezzogiorno.
Come Banca di Servizio, i
l Fondo di Garanzia per le PMI, gestito dalla Banca in qualità di capofila del Raggruppamento Temporaneo di Imprese, ha registrato un
rallentamento dell’operatività nei mesi a ridosso dell’entrata in vigore del decreto di riforma, introdotto il 15 marzo 2019. Con 125.918
domande pervenute (
-3,9% rispetto al 2018) e 124.954
operazioni ammesse (
-3,4% rispetto al 2018), è stato generato un incremento del volume dei
finanziamenti accordati pari a circa
19,4 miliardi (
+0,9% rispetto al 2018).
Indici di patrimonializzazione Tier 1, Cet 1, Total Capital ratio pari a 20,36%, contro il 19,62% al 31 dicembre 2018.