(Teleborsa) -
Brusco calo della produzione industriale metalmeccanica che
nel 2019 ha avuto una flessione media del 3% rispetto al 2018.
È il dato che emerge dalla
53ª Indagine congiunturale industria metalmeccanica di Federmeccanica: in dettaglio, a trascinare in negativo il comparto è stato
l'automotive che nell'anno appena passato ha registrato un calo della produzione del 10%.
Pesanti anche i cali della meccanica strumentale (-2,8%) e dei prodotti in metallo (-4,4%).Secondo il report,
nell'ultimo trimestre del 2019 la produzione
è diminuita in volume dell'1,3% rispetto al precedente trimestre e del
4,6% nel confronto con l'analogo periodo dell'anno precedente.
Complessivamente i livelli di produzione italiani risultano inferiori del 27,6% rispetto al periodo pre-recessivo (primo trimestre 2008) e, nel confronto con i
principali paesi dell'area UE l'Italia è in ultima posizione, superata anche dalla Spagna.
"Questa nuova indagine congiunturale - commenta Alberto Dal Poz, presidente Federmeccanica -
cade in un momento estremamente critico per l'economia italiana. Alla debolezza congiunturale si è sommata un'emergenza inaspettata, che può avere
effetti devastanti"."Alle conseguenze produttive ed economiche immediate derivanti dal blocco di moltissime attività dirette e indirette per gestire l'emergenza, si aggiunge un
grave danno reputazionale per l'Italia e le sue imprese. Alcuni
paesi esteri stanno bloccando i flussi di prodotti, cancellano incontri con commerciali o chiedono improbabili certificazioni virus-free solo perché siamo italiani", rivela Dal Poz.
"Per evitare conseguenze irreversibili
è indispensabile ritornare subito alla normalità. Al momento è difficile quantificare gli effetti negativi che comunque, inevitabilmente, ci saranno nell'intera economia e in particolare per il settore metalmeccanico"