(Teleborsa) - Ristabilire le regole Ue su
concorrenza,
aiuti di Stato e
Patto di Stabilità sarà più difficile di quanto sia stato sospenderle. Paolo
Gentiloni, commissario europeo agli Affari economici e finanziari, è intervenuto alla conferenza online "European Financial Services" di Goldman Sachs.
"Non direi che sospendere queste regole sia stato facile, abbiamo avuto discussioni ed è stata una decisione piuttosto
coraggiosa. Ma ristabilirle sarà ancora più
difficile. L'Ue deve preservare il suo modello di
concorrenza e ha bisogno di regole comuni di
bilancio e di una comune
sorveglianza di queste regole", ha sostenuto Gentiloni.
"Sosterremo i settori
strategici e le catene del
valore, ma dobbiamo ristabilire – ha puntualizzato il commissario - le regole di concorrenza".
Con riferimento al Patto di Stabilità, Gentiloni ricorda che la Commissione aveva lanciato una consultazione su una sua possibile riforma. Per tornare a discutere di regole di bilancio ci vorrà un po' più di tempo, ha spiegato il Commissario UE.
"Non vogliamo lasciare da parte i grandi progetti della
transizione digitale ed
energetica, che hanno bisogno di enormi investimenti – ha sottolineato Gentiloni – Non sarà una cosa facile, ma penso che ci torneremo ragionevolmente l'anno prossimo, dopo aver appreso le lezioni di questa crisi", ha concluso il commissario.
Sul piano "
Next Generation EU" da 750 miliardi di euro,
Gentiloni ha risposto a chi gli chiedeva se poteva considerarsi un punto di svolta nella storia dell'integrazione europea che non porterà probabilmente agli
Stati Uniti d'Europa ma si tratta di una misura eccezionale e "molto limitata nel tempo".
"Dal punto di vista culturale ne sarei molto lieto – ha spiegato
Gentiloni – Ma devo dire che non è questo il caso". L'ex Presidente del Consiglio italiano ha però riconosciuto che "qualcosa di storico è successo, perché quando vediamo l'ammontare delle
risorse comuni, quando vedrete la
Commissione prendere in prestito centinaia di miliardi sui mercati finanziari, vedrete una cosa che assolutamente non ha precedenti".
E ha aggiunto: "Si introduce uno
strumento, un concetto: che abbiamo bisogno di politiche di bilancio comuni. E questo lascerà qualcosa nella costruzione europea. Non gli 'Stati Uniti d'Europa', non per il momento, ma qualcosa di sostanzialmente nuovo di sicuro", ha concluso il commissario.