(Teleborsa) - Il
lockdown ha modificato il modo di
lavorare, ma non solo. Le aziende sono alle prese con una vera e propria accelerazione digitale legata alle nuove competenze necessarie e al nuovo equilibrio ufficio-non-ufficio.
È quanto sostenuto da
Rossella Gangi, direttrice Risorse umane di
WINDTRE, in riferimento all'accordo con le organizzazioni sindacali su insourcing e uscite volontarie raggiunto lo scorso giugno
“Il lavoro che cambia – ha spiegato Rossella Gangi sul Corriere – ha bisogno di un dialogo continuo, che si è sviluppato in pieno lockdown ed ha caratterizzato anche il rapporto con le
organizzazioni sindacali. L'accordo, precisa, servirà a gestire con anticipo gli impatti della trasformazione digitale, dal 5G all'automazione, dall'intelligenza artificiale alla virtualizzazione delle infrastrutture digitali".
Nuove competenze, dunque, in collaborazione con il
Politecnico di Milano per tutto il personale. "L'obiettivo – ha chiarito la direttrice Risorse umane di WINDTRE – è quello di non lasciare indietro nessuno e di abilitare tutti ad un utilizzo sempre più efficace degli strumenti".
"Il punto è il grande cambiamento, sarà quindi necessario pianificare il lavoro del futuro, prevedendo i ruoli di cui l'azienda avrà bisogno nei prossimi 3-5 anni e identificando quelli più indicati per il
reskilling perché messi in difficoltà dall'automazione e dall'intelligenza artificiale. Un altro punto centrale è la formazione dei
leader. In una modalità di lavoro ibrido – ha spiegato la manager – in ufficio ma anche da remoto, avremo sempre più bisogno di leader empatici, che 'buchino lo schermo' del computer, che sappiano ascoltare, comunicare".
"Sarà cruciale investire sul
design degli
uffici, spazi che favoriscano la relazione, lo scambio, un potere decisionale diffuso. Una sorta di agorà – ha concluso Rossella Gangi – dove le persone possano ritrovarsi e coltivare quel senso di comunità che ci fa sentire umani”.