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Covid-19, arriva il robot collaborativo "Yumi" per analizzare i test sierologici

Progettato dal Politecnico di Milano in collaborazione con ABB e IEO permetterà di automatizzare fino al 77% delle operazioni necessarie

Economia, Scienza e tecnologia
Covid-19, arriva il robot collaborativo "Yumi" per analizzare i test sierologici
(Teleborsa) - Analizzare fino a 450 campioni in un'ora automatizzando fino al 77% delle operazioni necessarie per svolgere i test. Questa la sfida che si prepara a vincere YuMi, il robot collaborativo di ABB, grazie a un'applicazione progettata al Politecnico di Milano in collaborazione con ABB e IEO per supportare gli ospedali nei test sierologici per il Coronavirus.

Della automatizzazione parziale del protocollo dei test sierologici – spiega il Politecnico di Milano in una nota – si è occupato Andrea Zanchettin, ricercatore con esperienza nella robotica collaborativa e oggi professore associato al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria dell'ateneo milanese. Zanchettin ha progettato l'applicazione e programmato YuMi rendendo il robot in grado di automatizzare il "pipettaggio" delle piastre a pozzetti usate nei test sierologici alleggerendo, così, il lavoro degli operatori. Per ogni test effettuato su un singolo paziente, un tecnico di laboratorio deve, infatti, azionare il pistoncino della micropipetta 8 volte: il pollice umano deve fare circa 2 cm di corsa con una forza di 1,5 kg.

Il test sierologico è stato messo a punto nei laboratori dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano dal gruppo composto da Marina Mapelli e Sebastiano Pasqualato, biochimici, e Federica Facciotti, immunologa, sulla base del protocollo elaborato al Mount Sinai, New York da Florian Krammer.

Nel dettaglio – spiega la nota – il robot ha due bracci: sul sinistro è montata la micropipetta, sul destro una "mano" con due dita che serve a movimentare le piastre. Il tecnico riempie con il siero del paziente una piastra a pozzetti, fatta in modo tale che la componente proteica del virus, se presente, si attacchi alla plastica. Affinché il virus si leghi in maniera stabile alla plastica, è necessario un certo tempo di incubazione. Poi la piastra va lavata dell'eccesso. YuMi si occupa proprio di questo passaggio. Il tecnico posiziona le piastre da lavare sopra a un vassoio equipaggiato con un sensore di peso, che avvisa YuMi quando deve attivarsi e "pipettare" il liquido di lavaggio dentro i pozzetti. Il robot preleva la piastra e la sposta in posizione, preleva da un serbatoio la soluzione di lavaggio e riempie la piastra. Poi ri-preleva la soluzione da ciascun pozzetto e la elimina, questa operazione viene ripetuta per 3 volte: in totale impiega circa 3 minuti per compiere tutta l'operazione. Alla fine, YuMi riprende la piastra e la mette sul vassoio delle piastre lavate.

"Le automazioni collaborative robotizzate hanno un ampio potenziale nel settore medicale – afferma Oscar Ferrato, collaborative Robots Product Manager in ABB –. Come ABB siamo contenti di avere contribuito allo sviluppo di questo interessante e innovativo progetto".

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