(Teleborsa) - Si alza il
sipario, oggi giovedì 27 agosto, sul summit di
Jackson Hole, in
Wyoming, uno degli appuntamenti
economici più attesi e importanti dell'anno, spesso utilizzato dai
banchieri centrali per mandare
messaggi di politica monetaria.Molto attesa la
riunione di quest'anno che - causa coronavirus - cambia pelle e si svolgerà in
videoconferenza. Per i banchieri che si confronteranno sulla solidità della
ripresa dell'economia globale attraverso uno schermo, dunque, nessuna passeggiata nello
scenario mozzafiato del
Grand Teton National Park.
Mercati e investitori alla finestra e
riflettori puntati, in particolare, sul Presidente della Federal Reserve,
Jerome Powell, che aprirà ufficialmente i lavori. In occasione del discorso di apertura
"Monetary Policy Framework Review", il numero uno della Fed potrebbe, infatti, annunciare un target medio di inflazione
intorno al 2%. In stand-by, almeno per il momento, altri strumenti di politica monetaria come
l'utilizzo dei tassi di interesse negativi e il controllo della curva dei rendimenti, da prendere in considerazione, magari in un
prossimo futuro.
"
Powell deve mandare il messaggio che la preoccupazione principale della
Fed riguarda il
basso livello di inflazione, più che un eventuale rialzo della stessa. Se non lo farà, è probabile che i mercati di rischio segnaleranno chiaramente come le valutazioni incorporino oggi troppa euforia riguardo la politica monetaria.
Powell farà capire che la Fed utilizzerà una
forward guidance basata sui dati effettivi, dunque la politica monetaria accomodante continuerà anche se l'inflazione dovesse raggiungere la soglia del 2%. Non credo Powell si spingerà troppo oltre, non volendo rubare la scena al meeting del FOMC di settembre. Non credo si parlerà di controllare della curva dei rendimenti, ad esempio. Questo probabilmente avverrà più avanti, se i rendimenti a 10 anni saranno vicini all'1%", questo il
commento di
Jack McIntyre, Portfolio Manager di
Brandywine Global, sulla conferenza di
Jackson Hole.Per
Jack Janasiewicz, Portfolio Strategist,
Natixis Investment Managers, "i
due temi che sembrano essere i più rilevanti ruotano intorno alla
forward guidance e a un obiettivo di inflazione asimmetrica. Dobbiamo sempre tener presente il duplice mandato della Fed:
stabilità dei prezzi e massima occupazione. Il recente contesto economico ha messo in discussione entrambi gli aspetti, rendendo quanto mai pertinente una revisione delle politiche esistenti in vista di
futuri interventi". Di recente - analizza l'esperto -"l'adozione di un obiettivo di inflazione asimmetrica è diventato un
argomento caldo, già accennato dai funzionari in qualche occasione. La questione che riguarda la strategia della Fed per il raggiungimento del proprio obiettivo dichiarato del 2% di inflazione può
mandare in tilt qualsiasi prospettiva di ripresa economica. Ed è facile capire l'importanza di questo punto, dati i danni all'economia che hanno fatto seguito alle risposte per contenere la pandemia. Gli economisti hanno definito l'obiettivo d'inflazione come una strategia del passato, che non cerca, però, di compensare le mancanze del passato. Pensiamo ad esempio alla perdita in termini di PIL nominale a seguito del lockdown: con una ripresa economica, ci aspetteremmo (si spera) di vedere l'inflazione tornare al
proprio livello del 2%, mentre il PIL nominale non avrebbe ancora recuperato i livelli pre-crisi".
Centrale anche la
forward guidance, lo strumento con cui la Fed orienta il mercato sul livello atteso dei tassi di interesse. Nell'analisi di Janasiewicz potrebbero essere
due i modi per affrontare il rafforzamento di questo strumento: uno è una
forward guidance basata sui
dati, in cui la
Fed afferma semplicemente che i tassi di non saranno aumentati almeno fino alla fine del 2020, ad esempio, utilizzando una formula generica come
"i tassi non saranno incrementati per un lungo periodo". L'altra opzione - prosegue - "è
basata sul risultato, con la
Fed che delinea criteri specifici che devono essere soddisfatti prima che i tassi possano essere rivisti al rialzo. Ciò potrebbe comportare un obiettivo in termini di livello di PIL nominale, un livello specifico di occupazione o di disoccupazione. Oppure, come detto in precedenza, un tasso medio di inflazione. Anche in questo caso, la definizione di obiettivi economici specifici potrebbe essere un altro cambiamento in termini di gestione di tale forward guidance. E nel tentativo di aumentarne la credibilità basata sui risultati, la Fed potrebbe anche utilizzare una versione di
Yield Curve Control o Yield Curve Caps".