(Teleborsa) -
Investimenti per 3,7 miliardi di euro e
focus sull'economia circolare. Sono questi i passi salienti del Piano Industriale 2020-2025 annunciato oggi da Iren, che prevede un raddoppio degli investimenti rispetto al precedente piano e la conquista di una leadeship nazionale nella sostenibilità.
La multiutility emiliana conferma la sua strategia di crescita con un aumento progressivo delgi investimenti sino a 3,.7 mil9iardi di euro e della marginalità generata, con una stima di EBITDA a 1,16 miliardi di euro (+240 milioni rispetto al 2019). L’obiettivo del Gruppo è quello di
espandere alcune attività territorialmente, confermando al tempo stesso il
forte radicamento nei territori storici di riferimento e proponendosi come motore propulsivo dell'economia locale, puntare al costante
miglioramento della qualità dei servizi offerti alla clientela e sviluppare la
"multicircle economy”, una visione industriale a lungo termine focalizzata sull'uso consapevole ed efficiente delle risorse.
Il Piano - ha affermato il Presidente
Renato Boero - "testimonia la volontà del Gruppo di proseguire nel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni, più che raddoppiando gli investimenti rispetto al Piano presentato nel 2015, con importanti ricadute sui territori in cui operiamo in termini di creazione di valore e la consapevolezza di poter contribuire in maniera significativa alla fase di rilancio del Paese". Il Presidente ha fatto cenno anche all'importante piano di investimenti in innovazione e digitalizzaizone da 300 milioni di euro, che ha consentito al Gruppo di "affrontare brillantemente le difficoltà derivanti dall'emergenza sanitaria".
Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo, ha affermato che il Piano "conferma, grazie agli ottimi risultati raggiunti, l’impostazione strategica ed i pilastri industriali degli anni passati, affiancando nuove ambizioni: ampliamo lo sguardo verso nuovi territori, incrementando le eccellenze raggiunte nelle nostre aree storiche e rafforzando la resilienza che ci ha contraddistinto nel corso del 2020". Parlando delgi investimenti. L'Ad ha spiegato che "oltre 2 miliardi sono a supporto della Multicircle Economy".
I
target finanziari del piano quinquennale vedono un
EBITDA a 1,16 miliardi al 2025 (+240 milioni rispetto al 2019) con un CAGR del 4% (3,5% nel precedente piano),
investimenti complessivi per 3,7 miliardi di euro (+400 milioni rispetto al piano industriale precedente pari al +12%) un rapporto posizione finanziaria netta/EBITDA a 2,5x al 2025. E' atteso a fine periodo un
utile netto di 350 milioni di euro (+113 milioni rispetto al 2019), mentre per il
dividendo è indicato un
CAGR dell'8% nell'arco del Piano.
Dal punto di vista industriale, è attesa una
crescita organica di 240 milioni di euro, sostenuta da investimenti nelle reti, volti a massimizzare qualità ed efficienza dei servizi, nell’ambiente, per progetti riguardanti l’economia circolare e il consolidamento di IBlu e Unieco, nell’estensione del teleriscaldamento e nella crescita dei clienti retail. Sono attese poi
sinergie per 55 milioni di euro, principalmente legate a iniziative di Performance Improvement che in arco piano saranno parzialmente compensate dalla presenza di costi emergenti relativi prevalentemente a progetti di trasformazione digitale
Quanto agli
investimenti, una quota del
40% pari a 1,6 miliardi di euro è destinato ai
settori regolati, con l'obiettivo di di potenziare, ammodernare, digitalizzare i servizi a rete. Il
61% pari a 2,25 miliardi è dedicato alla
sostenibilità e si concentrerà su a progetti che concorrono al raggiungimento degli impegni presi nei confronti degli SDGs delle Nazioni Unite e in particolar modo, il 93% di tali investimenti,
oltre 2 miliardi di euro, confluiscono nella nuova visione della
multicircle economy, includendo le focus area di economia circolare, risorse idriche e città resilienti.
Oltre 300 milioni sono destinati a
progetti di digitalizzazione di tutte le aree aziendali.
Gli
investimenti medi annui previsti dal piano sono pari a circa
600 milioni di euro, superiori nel primo triennio per la presenza del repowering della centrale termoelettrica di Turbigo, della realizzazione degli impianti ambientali e dei progetti di sviluppo digitale.