(Teleborsa) - Che cosa succederà con una vittoria sempre più scontata dei democratici alle elezioni USA? Molti scenari cambieranno, ma soprattutto ci sono in ballo parecchi miliardi di dollari di
stimoli fiscali aggiuntivi, rimasti
congelati sinora dal Congresso. Ciò, unito alla risalita de
i contagi di Covid-19 in Europa, si è tradotto in una ripresa dei rendimenti dei Treasury USA ed in una sostanziale
stabilizzazione del biglietto verde. Ma cosa succederà dopo il 3 novembre?
Va ricordato che i
sondaggi elettorali statunitensi hanno fallito in modo spettacolare nel 2016, ma ora indicano un
vantaggio più robusto di Biden su Trump di circa 9 punti percentuali, con un vantaggio più contenuto negli Stati maggiormente contesi. Si prospetta dunque una
"ondata blu", ovvero la presa della Presidenza e del controllo del Congresso da parte dei Democratici. Come cambierà allora lo scenario dei mercati?
Secondo una analisi di
Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di
Generali Investments, il
dollaro potrebbe tornare a
deprezzarsi. "Gli ambiziosi piani fiscali - sottolinea - manterrebbero
ampio sia il
deficit fiscale che quello con l'estero, con una regolamentazione più stringente e la prospettiva di
tasse più elevate che peserebbero sui flussi di capitali in entrata".
Sul fronte della politica estera, l'analista ipotizza che "la
posizione degli Stati Uniti nei confronti della Cina non cambierebbe radicalmente, ma politiche commerciali più prevedibili e una minore impasse del Congresso allevierebbero le incertezze politiche, a vantaggio in particolare dei mercati valutari emergenti".
Quanto al cambio
euro/dollaro, ancora frenato dalla recrudescenza della pandemia in Europa, potrebbe
avvantaggiarsi l'anno venturo dell'eventuale arrivo di un
vaccino anti-Covid nel 2021 ed anche di un
accordo sulla Brexit dell'ultimo minuto.