(Teleborsa) -
Salvatore Ferragamo chiude i primi nove mesi con una
perdita netta di 96 milioni di euro, rispetto a un utile di 61 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Sui risultati – fa sapere il Gruppo in una nota – ha inciso la
pandemia da Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento e di distanziamento sociale messe in atto progressivamente dai Governi di molti Paesi nel mondo che "hanno continuato a produrre effetti negativi anche nel terzo trimestre 2020, anche se in misura minore rispetto alla prima metà del 2020".
Un calo si è registrato anche sul fronte dei
Ricavi Consolidati pari a 611 milioni di euro che scendono del 38,5% a tassi di cambio correnti rispetto ai 994 milioni di euro registrati nei primi nove mesi 2019. I Ricavi del terzo trimestre 2020 hanno registrato un calo del 18,9%.
L'
Ebitda ha accusato un ribasso del 67,9%, a 78 milioni, con una perdita operativa di 70 milioni di euro. Includendo l'effetto del principio contabile IFRS 16, la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre è negativa per 515 milioni di euro. Alla luce della pandemia e del suo impatto sul business, l'amministratore delegato e alcuni consiglieri hanno comunicato alla società di rinunciare, in tutto o in parte, al proprio compenso per l'anno in corso. Il Cda che ha approvato il resoconto intermedio, ha anche approvato il progetto di fusione per incorporazione in Salvatore Ferragamo Spa della società controllata al 100%
Ferragamo Parfums Spa.(Foto: © danielvfung/123RF)