(Teleborsa) - I procuratori generali del
Texas e di altri nove Stati americani hanno fatto causa a
Google accusando il colosso delle ricerche online di "abusare del suo potere monopolistico" per
minare la competizione nel mercato delle pubblicità online.
"Sono orgoglioso di annunciare che il Texas ha presentato un'azione da parte di diversi Stati contro Google per
condotta anticoncorrenziale" - ha dichiarato il
procuratore generale del Texas, Ken Paxton - sottolineando che
il colosso del web ha usato il suo potere "per manipolare il mercato, distruggere la competizione e danneggiare i consumatori". Non è ammissibile che Google abbia di fatto neutralizzato la competizione e "si sia auto-incoronata responsabile dell'advertising online", ha aggiunto Paxton.
Secondo la stampa USA, il Texas intende affidare l'azione legale a Ken Starr, il procuratore protagonista dell'impeachment di Bill Clinton.
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