(Teleborsa) - "
Presenteremo le prime proposte" di approvazione dei piani nazionali di
Recovery "al Consiglio nella
seconda metà di giugno, e il Consiglio ha un
mese per approvarle": lo ha detto il Vicepresidente della Commissione UE,
Valdis Dombrovskis, parlando al
Parlamento UE. "Non posso giudicare
in anticipo i
piani, ma posso dire che abbiamo riscontrato un
buon equilibrio tra
riforme e investimenti, e
buoni margini su
clima e digitale", ha aggiunto.
"Tre degli
otto Stati membri" che devono ancora
ratificare la
decisione sulle
risorse proprie necessaria a sbloccare il Recovery Fund "lo faranno questa settimana. In ogni caso, invito tutti a procedere con la
ratifica entro il
primo giugno". Affinché la ripresa prenda slancio "nella seconda metà dell'anno, è i
mportante che le
prime risorse" del
Recovery Fund "siano disponibili quest'estate, la
Commissione Ue sarà pronta", ha aggiunto.
Nelle scorse ore, intervenendo al
Porto Social Summit, il Presidente del Consiglio
Draghi ha posto l'attenzione sulla diseguaglianza nel
mercato del lavoro. "Da tempo l'UE ha fatto del suo modello sociale un
punto di orgoglio. Il sogno europeo è di garantire che nessuno venga lasciato indietro. Ma, già prima della pandemia, le nostre società e i nostri mercati del lavoro erano frammentati. Disuguaglianze generazionali, disuguaglianze di genere e
disuguaglianze regionali. Questa non è l'Italia come dovrebbe essere, né l'Europa come dovrebbe essere"."L'Italia, grazie al
Piano di ripresa e resilienza, sta cercando di porre rimedio a questa
triste situazione. Verranno investiti
6 miliardi di euro per riformare le politiche attive del mercato del lavoro. Il Piano prevede un Programma per
l'occupabilità e le
competenze, destinato alla
formazione e alla riqualificazione di coloro che devono cambiare lavoro o che sono alla ricerca di una prima occupazione, seguendo l'esempio del Programma europeo di garanzia per i giovani", ha proseguito Draghi invitando ad assicurarci che il programma SURE di sostegno all'occupazione
"rimanga al suo posto" e a non ridurre
"troppo presto gli stimoli di bilancio".