(Teleborsa) - Sono attese a breve le nuove
indicazioni del
Comitato tecnico-scientifico sull’utilizzo del
vaccino AstraZeneca per i più
giovani, dopo il dibattito generato dagli Open Day organizzati nelle scorse settimane e sugli effetti avversi su questa categoria di popolazione, manifestatisi in rarissimi casi in
eventi trombotici. Si fa strada una conferma della raccomandazione dell'utilizzo del vaccino Anglo-svedese per chi ha più di 60 anni, mentre si valuta la possibilità di somministrare una seconda dose diversa agli under 60 che hanno già ricevuto AstraZeneca.
Intanto, il quinto Rapporto di Farmacovigilanza dell’
Aifa sui vaccini Covid-19
ha segnalato che i casi di
trombosi venose intracraniche e in
sede atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria di AstraZeneca sono in linea con quanto osservato a livello europeo: 1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate e prevalentemente in persone con meno di 60 anni. Nessun caso è stato invece segnalato dopo la seconda dose.
Le
Regioni fino a questo momento
si sono mosse in ordine sparso. La
Sicilia è stata l'ultima ieri a decidere di
sospendere comunque "in via cautelativa" la somministrazione del vaccino agli under 60, rendendo noto di aver deciso di attendere le indicazioni che arriveranno dal Cts. "Alla luce delle recenti notizie di stampa relative alle posizioni assunte dal presidente del comitato tecnico scientifico – si legge in una
lettera inviata dalla Regione ai direttori generali delle Aziende sanitarie e ai commissari Covid dell'Isola – in riferimento al bilancio rischi/benefici circa la somministrazione del vaccino Vaxzevria (ex Astrazeneca ndr) ai soggetti di età inferiore ai 60 anni, e in attesa di un pronunciamento ufficiale da parte del medesimo organo si dispone, in via cautelativa, la sospensione con effetto immediato, della somministrazione a tutti i cittadini di età inferiore ai 60 anni". Confermate invece le
seconde dosi e gli
Open Day previsti per questo fine settimana, durante i quali però verrà somministrato solo quello
Johnson & Johnson.