(Teleborsa) -
Pagamenti più veloci dalla PA, alla quale servono ora
45 giorni per saldare le fatture delle imprese che erogano servizi. Lo rivela una analisti del
MEF sui tempi di pagamento delle Amministrazioni Pubbliche. Il Ministero di Via XX settembre rileva infatti che l'anno 2020 conferma i "progressivi miglioramenti" già evidenziati negli anni precedenti ed evidenzia un
anticipo di 3 giorni rispetto alla scadenza.
Le
fatture ricevute dalla PA nel 2020 sono state pari a 27,9 milioni, per un importo totale dovuto di
152,7 miliardi, mentre le
fatture pagate ammontano a 24,7 milioni, pari a
142,7 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 95,9% dell’importo totale. Il tempo medio ponderato occorso per saldare le fatture è stato di 45 giorni e conferma "il trend decrescente del quinquennio precedente", in cui il
tempo medio di pagamento era passato
dai 74 giorni del 2015 ai 48 del 2019 ed il tempo medio di ritardo si era ridotto da 27 giorni del 2015 a 1 giorno del 2019.
Tale andamento risulta generalizzato e
interessa i diversi comparti della PA. Fra questi, gli Enti del
Servizio Sanitario Nazionale ed il comparto delle
Regioni e Province autonome fanno registrare le
migliori performance,
con tempi medi di pagamento che passano rispettivamente da 57 e 41 giorni del 2018 a 45 e 31 giorni del 2020.
Coerentemente con la riduzione dei tempi di pagamento, risulta
in costante crescita la quota delle
fatture pagate dalle PA entro i termini previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, che passa dal 64,9% dell’importo delle fatture emesse nel 2018,
al 74,1% di quelle emesse nel 2020. Il miglioramento è riscontrabile anche a livello dei singoli comparti ed in particolare per gli Enti del SSN e per il comparto delle Regioni e Provincie autonome, le cui percentuali, calcolate in termini di importo, passano rispettivamente dal 70,3% e 73,2% all’80,7% e 81,5%.
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