(Teleborsa) - E' senza dubbio il
"dossier" lavoro al
centro dell'
agenda politica. Tensione altissima sul
blocco dei licenziamenti con i Sindacati che chiedono la
proroga fino a
ottobre e
l'esecutivo che cerca di trovare la
giusta quadra. Intanto, il Ministro del Lavoro
Orlando fa
professione di ottimismo.
"
Sono ottimista rispetto al fatto che si possano trovare altri strumenti che integrino quelli disponibili per superare momenti di difficoltà e che tengano conto anche della diversa entità dell'impatto della crisi nei diversi settori. Ci sono
tutte le opzioni per farlo. Sul consenso non faccio previsioni", ha detto Orlando, rispondendo ai cronisti che a Catania gli hanno chiesto un commento sullo sblocco dei licenziamenti. "E'
nota la mia
proposta, è noto quale sia lo stato dell'arte, è noto il fatto che in Parlamento al momento non si sia trovata un'intesa che affronti quello
specifico punto", ha detto Orlando. Sulla
possibilità di una
proroga auspicata da parte dei sindacati fino alla fine di ottobre il ministro ha aggiunto: "Sul livello di
soddisfazione dei sindacati non faccio previsioni perchè è
proprio del
dialogo sociale cercare di ricucire le
distanze e di
promuovere il
confronto".Il Ministro ha poi parlato anche della
riforma degli ammortizzatori sociali precisando che "il confronto con il
MEF è iniziato. C'è stato un
primo passaggio che proseguirà. Si tratta di un investimento consistente ma sostenuto".
"Inizierò a sottoporre proprio domani la
riforma degli ammortizzatori sociali ai miei colleghi più direttamente interessati", ha proseguito il Ministro sottolineando che "la
scelta di fare ulteriori passaggi è stata dettata dalla
volontà di andare oltre la logica degli ammortizzatori sociali come difesa passiva del lavoro, per questo ho voluto coinvolgere i ministri più direttamente interessati". "Quello di Giorgetti
è coinvolgimento essenziale" ha aggiunto Orlando.