(Teleborsa) - I titoli dei più grandi operatori mondiali dei settori dell'
acciaio e minerario sono in pesante perdita sulle Borse di tutto il mondo a causa dei timori per l'impatto di un
possibile fallimento di Evergrande. Il colosso immobiliare cinese è pesantemente indebitato e il suo
default rischia di avere effetti a cascata sull'intero comparto immobiliare cinese, che
ha già segnalato segnali di debolezza ad agosto. Evergrande ha perso oltre 10% nella seduta odierna sulla Borsa di Hong Kong, raggiungendo i minimi in 11 anni.
Affonda
Arcelormittal con i prezzi allineati a 24,98 per una discesa dell'8,15%, crolla
BHP con i prezzi allineati a 1.778,8 per una discesa del 5,07%, in caduta libera
Rio Tinto, che si attesta a 4.588, con un calo del 5%, in calo
Vale, che si attesta a 13,6, con un calo del 2,12%, così come
Anglo American con i prezzi allineati a 2.362,5 per una discesa dell'8,82% e Fortescue Metals, che ha chisuo a -3,73% a Sydney.
Le azioni dei metalli e del minerale di ferro sono state già sotto pressione recentemente, poiché la Cina intende
limitare la sua produzione di acciaio per questioni climatiche. Secondo le stime di UBS, la produzione dovrebbe essere vicina a 1,07 miliardi di tonnellate nel 2021-22 e stabile nel 2022-23. Si tratta di circa il 5% in meno rispetto alla precedente previsione di 1,13 miliardi di tonnellate.