(Teleborsa) - A conclusione del processo di ottimizzazione degli organici deliberato e comunicato lo scorso settembre - che prevede l'uscita di 1.700 risorse, anche tramite il ricorso al Fondo di Solidarietà di settore -
Bper Banca ha raggiunto nella serata di ieri un accordo con le organizzazione sindacali del Gruppo, volto a "favorire un
ricambio generazionale e professionale, unitamente a una riduzione della forza lavoro, che consentirà di diminuire in modo strutturale gli oneri del personale".
A fronte di tali uscite - spiega l'istituto di credito in una nota - nell'ambito dell'accordo sono state definite
550 nuove assunzioni, anche con specifiche competenze professionali, e la
stabilizzazione di 300 contratti a termine, con attenzione verso i territori ove è presente il Gruppo.
Nella medesima data sono state concordate con le Organizzazioni Sindacali nuove previsioni in tema di previdenza complementare, assistenza sanitaria e altri aspetti normativi per i lavoratori della capogruppo ed + stato raggiunto un nuovo accordo di Gruppo riferito alla mobilità territoriale.
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Sono molto soddisfatto degli accordi raggiunti, che costituiscono un'
importante premessa per le nuove sfide che il Gruppo sarà chiamato ad affrontare con il piano industriale 2022-2024". Così
Piero Luigi Montani, amministratore delegato di Bper Banca, ha commentato l'intesa sindacale raggiunta nella serata di ieri. "Tali accordi - ha aggiunto Montani -
consentiranno, tra l'altro, l'ingresso di nuove risorse, a sostegno anche dell'occupazione giovanile e in un'ottica di ricambio generazionale. Sottolineo, inoltre, l'importante armonizzazione di alcuni trattamenti economici e normativi che riguardano le varie aziende coinvolte dalle recenti operazioni straordinarie, portate a termine con successo dal Gruppo Bper Banca".
"Il pacchetto di accordi sottoscritto rispetta le persone, valorizza le storie contrattuali, riserva attenzione ai territori e proietta Bper verso il futuro. Ora ci aspettiamo di concludere l'armonizzazione e di confrontarci sul nuovo piano industriale" - commenta il segretario nazionale della Fabi, Mattia Pari -.