(Teleborsa) - Dopo la breve accelerazione di novembre,
l'espansione economica dell'eurozona di dicembre ha indicato un rallentamento,
segnando il valore minimo in nove mesi e registrando nuovamente un andamento al ribasso mentre risalgono i contagi da Covid-19. È l'analisi di IHS Markit, che oggi ha pubblicato il PMI dei Servizi e Composito finali per il mese di dicembre 2021. Nell'ultimo mese dell'anno l'indice dei direttori d'acquisto delle
attività terziarie nella Zona Euro si è attestato a 53,1 punti dai 55,9 precedenti, ma viene rivisto al ribasso rispetto ai 53,3 della stima preliminare e del consensus. Nello stesso periodo il PMI
Composito viene indicato in diminuzione a 53,3 punti da 55,4 punti e risulta appena inferiore ai 53,4 punti della stima preliminare. Anche il PMI
Manifatturiero,
uscito due giorni fa, aveva evidenziato un peggioramento a 58 punti.
Per quanto riguarda le economie più importanti dell'Area Euro, l'
Italia vede scendere il PMI composito a 54,7 punti, dopo il peggioramento del PMI servizi a 53 da 55,9 (attese 54). In
Francia, il PMI composito scende meno delle attese a 55,8 punti (consensus 55,6), mentre quello del terziario si è portato a 57 (atteso 57,1). La
Germania vede calare il PMI composito a 49,9 punti (sotto i 50 stimati) e il PMI servizi a 48,7 (consensus 48,4). Infine, la
Spagna evidenzia un peggioramento del PMI servizi a 55,8 punti (sotto le attese di 57,5).
"L'accelerazione dell'espansione della produzione avutasi a novembre è stata purtroppo di breve durata. Con la ripresa dei contagi da Covid-19 nell'eurozona, gli indici di crescita di dicembre hanno indicato un rallentamento segnando
il valore più debole da marzo - ha commentato Joe Hayes, Senior Economist presso IHS Markit - In Germania, dove le misure per combattere il Covid-19 sono state più restrittive rispetto agli altri paesi dell’eurozona monitorati, i livelli di attività economica di dicembre hanno registrato una generale stagnazione. Ciononostante,
il rallentamento della crescita è stato generale".
"La diffusione della
variante Omicron ha avuto un forte effetto soprattutto sul settore terziario, rispecchiando una rinnovata incertezza dei clienti legata al nuovo ceppo del virus - ha aggiunto l'economista - L'allentamento delle restrizioni sui viaggi dei mesi recenti avevano facilitato l'aumento dei flussi turistici che a loro volta hanno fornito maggiore supporto al settore terziario dell'eurozona. Tutto questo, però, a dicembre è stato interrotto segnando il
primo calo della domanda estera da maggio".
"Ci sono
poche buone notizie anche in merito all'inflazione - ha concluso Hayes - Nonostante il marginale calo delle pressioni sui prezzi, siamo ancora in zona calda visto che gli aumenti dei prezzi di vendita e di acquisto hanno indicato il secondo valore più rapido mai registrato".
(Foto: © European Union 2019 - Source : EP)