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Ucraina, scatta coprifuoco di 35 ore a Kiev. Negoziati in stallo

Politica
Ucraina, scatta coprifuoco di 35 ore a Kiev. Negoziati in stallo
(Teleborsa) - Cessano i bombardamenti a Kiev: da questa mattina è scattato un coprifuoco di 35 ore dopo i bombardamenti russi, che la notte precedente avevano colpito diverse abitazioni ed un centro commerciale, facendo otto vittime. La Russia smentisce di aver preso d'assalto un obiettivo civile e segnala che vi era stata collocata una batteria di lanciamissili e un deposito di munizioni.

Le milizie russe hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk, nel Nord-Est dell'Ucraina. "I russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk. Il tetto ha preso fuoco. Fortunatamente, i piccoli pazienti, le loro madri e il personale sono stati tempestivamente evacuati", ha affermato il il capo dell'amministrazione militare regionale Sergey Gaidai. Missili russi anche nella regione di Rivne, ma non si sa ancora se ci sono vittime, mentre il bilancio dei morti continua a salire fra i civili nella città di Mariupol ed ha superato le 3mila persone.

Nel frattempo proseguono le trattative fra Mosca e Kiev, che non sono sfociate ancora in una soluzione apprezzabile. "La Russia non è seria riguardo ai colloqui di pace", ha denunciato il portavoce ucraino Rodnyansky. Ed il collega russo Peskov ha ammesso che "le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo". I negoziati proseguiranno adesso nel formato dei gruppi di lavoro e, allo stato delle trattative, si esclude la possibilità di un incontro fra Putin e Zelensky. La possibilità di arrivare ad un accordo è stata complicata anche dalle dichiarazioni del presidente ucraino circa la volontà di sottoporre qualsiasi accordo ad un referendum popolare.

L'UE è giunta all'istituzione della bussola strategica, un progetto su cui si stava lavorando da un paio d'anni, che consente di schierare fino a 5mila soldati per diversi tipi di crisi. "Un momento storico" l'ha definito l’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell ed "un segnale molto forte di unità e determinazione".

Il nuovo pacchetto di sanzioni della UE dovrebbe arrivare al vertice dei capi di Stato e di governo il prossimo 24 marzo ma non c'è ancora un accordo sulle "sanzioni energetiche" ed in particolare sull'embargo al petrolio russo.



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