(Teleborsa) - La Sezione controllo enti della
Corte dei conti ha approvato la relazione sulla
gestione 2020 di 23 enti parco nazionali, cioè i risultati economico-finanziari relativi a ciascuno di essi ed il complessivo andamento del settore parchi. Il documento ha affrontato, fra l’altro, gli aspetti legati alla “Digitalizzazione dei parchi nazionali”, obiettivo dell’investimento 3.2 del PNRR.
Dall’esame delle singole gestioni, sono emerse
criticità connesse al conferimento degli
incarichi ad interim relativi a dipendenti ed a soggetti esterni, anche
per periodi prolungati in capo allo stesso soggetto o con numerosi avvicendamenti per periodi limitati.
Il
settore resta, anche nel 2020, a finanza derivata dai
trasferimenti dello Stato che, con una rilevante componente vincolata, sono in lieve aumento sul 2019 (da 72,3 a
73,5 milioni di euro), mostrando tuttavia
un’incidenza in forte crescita (85,1%, contro il 63,1 del 2019).
L’apporto finanziario di regioni, enti locali e del settore pubblico e privato resta su valori
ancora modesti, con l’eccezione degli enti Appennino Lucano, Appennino Tosco- Emiliano, Gran Sasso e Maiella che sono comunque in netta contrazione sul 2019 (da 10 a 3 milioni di euro). Ammontano a
9,9 milioni di euro le
fonti autonome di entrata, anch’esse in forte calo rispetto ai 32,2 milioni del 2019, con un’incidenza complessiva che passa dal 28,1 all’11,3%, essenzialmente a causa della crisi pandemica.
La
gestione finanziaria 2020 del settore, pur con un
risultato positivo di 36,1 milioni di euro, è in
calo del 27,2% sul 2019 (49,6 milioni). Il r
isultato di amministrazione dell’intero comparto si attesta a
202,02 milioni di euro, in
aumento del 38,1% . Il saldo della
gestione economica del settore registra un
valore positivo di 25,3 milioni di euro, in rilevante aumento
(+49,1%) rispetto ai 17 milioni del 2019. Analogamente, il
patrimonio netto evidenzia un incremento del 10,3%, assestandosi a
276,4 milioni di euro a fine 2020.