(Teleborsa) - "Le
previsioni, anche sulla base dei dati della Commissione europea, indicano che
non avremo una recessione, anche se vediamo rischi legati agli sviluppi in Europa orientale e ai prezzi energetici, che se restano molto alti non aiutano". Lo ha detto il ministro dell'Economia
Daniele Franco durante un panel al Forum economico mondiale di Davos.
"Credo che la
Bce dovrà equilibrare la
necessità di mettere sotto controllo l'inflazione con la necessità di evitare un'altra recessione in Europa, è un bilanciamento difficile", ha aggiunto il Titolare del tesoro. "Sappiamo tutti che i tassi saliranno, il punto è la velocità a cui salgono" e il fatto che gran parte dell'inflazione in Europa sia da offerta, legata ai prezzi energetici, "credo che anzitutto dovrebbe farci concentrare sui prezzi energetici, e poi dovrebbe essere considerato nella velocità con cui sono alzati i tassi".
Il debito pubblico, che serve durante le crisi, andrebbe ridotto nei periodi di miglioramento dell'economia: "non vediamo l'ora che sia così, ma dopo la pandemia abbiamo visto un balzo dei prezzi energetici dell'inflazione, e un'accelerazione della normalizzazione monetaria. Tutto ciò rende più difficile il
ritorno alla normalità delle politiche di bilancio". Quanto ai prestiti delle banche italiane verso la Russia erano pari nel 2021 a 21 miliardi di euro, a fronte di passività dell'Italia per 13 miliardi, dunque
"l'esposizione netta è di otto miliardi, non si tratta di un grande ammontare".
Anche i prestiti alle società che esportano almeno il 10% del fatturato in Russia e Ucraina - ha detto Franco -
"non è così grande, quindi non ci aspettiamo grandi shock. Nel caso di una nuova grande recessione, le cose potrebbero essere diverse ma questo è un
piano più generale"
che non riguarda l'Italia.