(Teleborsa) - I recenti dati sugli Asset under management (AuM) del settore bancario italiano
gettano un'ombra sulle prospettive di reddito da commissioni e continuano a indicare un
deterioramento del sentiment degli investitori in Italia. Lo sostiene
Credit Suisse in un nuovo report sul tema. Ricordando che Assogestioni ha riportato deflussi consistenti nei fondi italiani per circa 1,3 miliardi di euro
nel mese di maggio, gli analisti della banca svizzera sostengono che "le prospettive delle banche italiane in termini di ricavi da commissioni saranno in parte influenzate dalla ciclicità insita nell'attività di gestione patrimoniale e in particolare dalle condizioni del mercato locale".
Il report evidenzia anche che
l'allargamento degli spread sovrani italiani e il
deterioramento economico generale potrebbero "continuare a frenare il sentiment degli investitori".
Analizzando due colossi del settore, Credit Suisse afferma che i deflussi di
Intesa Sanpaolo rappresentano ora il 96% delle
perdite nette di nuovi capitali del settore (a maggio sono stati pari a 2,2 miliardi di euro, rappresentando circa il 170% dei deflussi dell'intero settore e cancellando le tendenze di afflusso resilienti registrate fino al primo trimestre del 2022), mentre gli AuM di
Amundi rimangono
relativamente più resistenti, lasciando intendere una maggiore forza dei ricavi da commissioni di
UniCredit. Amundi, partner distributivo di UniCredit in Italia, ha registrato deflussi di AuM per circa 900 milioni di euro a maggio, pari a circa il 70% dei deflussi totali del settore.
In definitiva, Credit Suisse evidenzia che "
l'asset management rimane un'attività ciclica e sensibile al mercato" e che le attuali turbolenze, dovute al deterioramento delle prospettive macro, si sono riflesse in flussi di AuM leggermente più deboli in tutta l'Europa meridionale. Gli analisti
preferiscono la tenuta dei flussi di AuM delle banche spagnole, in quanto sono sostenuti da un'esposizione concentrata relativamente più sana all'economia spagnola.