(Teleborsa) -
AEFFE chiude il primo semestre con un
utile netto pari a 2,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 13,3 milioni del 2021, che beneficiava di effetti fiscali straordinari legati a rivalutazione e riallineamenti previsti dal Decreto Agosto. I
ricavi consolidati pari a 176,5 milioni di euro, rispetto a 155 milioni del 2021, con un
incremento del 13,9% a cambi correnti (13,2% a cambi costanti). LEBITDA pari a 20,9 milioni di euro è quasi stabile rispetto a 20,1 milioni del 2021.
"I risultati del primo semestre riflettono l’efficace modello di business del Gruppo AEFFE e l’apprezzamento per le nostre collezioni, con una crescita significativa del fatturato di tutti i brand nei diversi canali di vendita e una forte progressione soprattutto nel retail", afferma il Presidente
Massimo Ferretti, esprimendo "soddisfazione per l’evoluzione della nuova direzione strategica di Moschino e la finalizzazione del progetto relativo alla gestione diretta del mercato cinese, con i relativi benefici attesi già dai prossimi mesi".
L'Indebitamento finanziario netto, comprensivo dell’effetto IFRS 16 pari a 182,9 milioni di euro, è in aumento rispetto all’indebitamento di 172,2 milioni a fine marzo 2022, mentre al netto dell’effetto IFRS 16 è pari a 105,7 milioni di euro (100 milioni di euro al 31 marzo 2022). Escludendo le operazioni finanziarie relative al nuovo assetto di Moschino finalizzate nel 2021 e l’effetto IFRS 16, la Posizione Finanziaria Netta sarebbe pari a 35,5 milioni di euro in miglioramento di 9,7 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 giugno 2021.
Quanto all'outlook Ferretti assicura "
continuiamo a monitorare con attenzione lo sfidante contesto di mercato, focalizzando il nostro impegno su un percorso di sviluppo costante e sostenibile, sia nel segmento prêt-à-porter che accessori, unitamente ad
un’espansione della presenza geografica in mercati ad alto potenziale, tra Greater China e Stati Uniti".