(Teleborsa) - Il CEO di
Unicredit,
Andrea Orcel, non chiude alla possibilità di usare la
generazione organica di capitale per l'M&A, anche se ammette che fino ad ora non si è concretizzata alcuna possibilità che rispetti le sue aspettative per operazioni di questo tipo. "Stiamo ancora operando in un ambiente complesso, anche se le valutazioni sono migliorate - ha detto nel corso della conference call con gli analisti sui
risultati 2022 - Per l'M&A ci deve però essere uno
strategic fit, ci deve essere un
venditore disposto a vendere e infine
valutazioni che abbiamo senso". "Fino ad ora queste cose non si sono verificate", ha aggiunto.
Unicredit
stima per il 2023 ricavi netti superiori a 18,5 miliardi di euro, un net interest maggiore di 11,3 miliardi, costi inferiori a 9,7 miliardi, un costo del rischio di 30-35 bps e un utile netto in linea col 2022. Orcel ha sottolineato che la
redditività della banca è strutturalmente migliorata e ora è in grado di garantire risultati soddisfacenti in qualsiasi scenario. Inoltre, ha un portafoglio forte e overlays prudenti da implementare o rilasciare nei prossimi due anni.
Una generazione organica di capitale best-in-class "consente di
accumulare costantemente capitale", ha detto Orcel, garantendo "una distribuzione al di sopra dei concorrenti e significativamente al di sopra dei livelli storici". Il CEO ha sottolineato che dividendi e buyback non intaccano i requisiti patrimoniali.
Data questa significativa generazione organica di capitale, Orcel ha ammesso che primo o poi dovrà essere restituita agli azionisti sotto forma di distribuzioni maggiori o usata per operazioni straordinarie. "L'eccesso di capitale non ci serve per compensare gli shareholder, a cui stiamo restituendo a una magnitudo che pensiamo sia giusta - ha detto - Nei prossimi due anni dovremo però
articolare come intendiamo usare questo capitale".
Questo potrebbe essere usato "come
ritorno ai soci in maniera progressiva o per acquisizioni - che dovrebbero contribuire alla generazione organica - ma credo oggi sia ancora prematuro dare indicazioni e numeri precisi".