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Credit Suisse, nuovo crollo a minimi storici: principale azionista non fornirà altri aiuti

Banche, Finanza
Credit Suisse, nuovo crollo a minimi storici: principale azionista non fornirà altri aiuti
(Teleborsa) - Nuovo pesante crollo per il titolo Credit Suisse, che si porta su nuovi minimi storici dopo che il suo principale azionista ha escluso di investire ulteriormente nella travagliata banca svizzera. Saudi National Bank (SNB) è diventato il maggiore azionista alla fine dello scorso anno, dopo aver acquisito una partecipazione del 9,9%.

"La risposta è assolutamente no, per molte ragioni al di fuori della ragione più semplice, che è normativa e statutaria", ha dichiarato a Bloomberg il presidente di SNB, Ammar Al Khudairy, in risposta a una domanda se la banca fosse aperta a ulteriori iniezioni se ci fosse una richiesta di liquidità aggiuntiva.

La banca è impegnata in un complesso piano di turnaround, che prevede lo scorporo dell'investment banking e un maggiore focus sulla gestione patrimoniale, dopo una serie di scandali che hanno minato la fiducia di investitori e clienti.

"Non possiamo perché andremmo oltre il 10%. È un problema di regolamentazione", ha ribadito in un'intervista a Reuters. "Siamo contenti del piano, del piano di trasformazione che hanno presentato. È una banca molto forte - ha detto Al Khudairy - Non credo che avranno bisogno di soldi extra; se guardi i loro rapporti, stanno bene. E operano sotto un forte regime normativo in Svizzera e in altri paesi".

Credit Suisse registra una flessione del 18,37% rispetto alla vigilia, attestandosi a 1,829 CHF. Operativamente ci si attende un'estensione all'ingiù della curva con area di supporto vista a 1,594 e successiva a quota 1,359. Resistenza a 2,177.
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