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Mediobanca, wealth management diventa 2° contributore a ricavi e 1° per commissioni

Banche, Finanza
Mediobanca, wealth management diventa 2° contributore a ricavi e 1° per commissioni
(Teleborsa) - Il Wealth Management (WM) diventerà il primo motore di crescita dei ricavi per Mediobanca, secondo quanto emerge dal nuovo piano 2023-26 presentato oggi. In particolare, il WM crescerà in ricavi e redditività, divenendo il secondo contributore ai ricavi del gruppo e il primo contributore in termini di commissioni.

Dal 2016, anno in cui lo sviluppo nel WM è divenuto per il gruppo una priorità, la divisione ha triplicato le proprie dimensioni in termini di totale della attività finanziarie (TFA) (oltre 85 miliardi di euro), forza vendita (1,200 professionisti), ricavi (800 milioni di euro), utili (160 milioni di euro) e può contare su due progetti unici nel panorama italiano: Mediobanca Private Banking e CheBanca!

Secondo quanto si legge nel piano, il WM continuerà nel suo percorso di riposizionamento dell'offerta di prodotti (liquidi e illiquidi, in-house guided) e di servizi (anche di Investment Banking) sulla clientela Premier e Private, facendo leva sul distintivo posizionamento di Mediobanca come Private & Investment Bank.

Tramite cospicui investimenti in distribuzione (forza vendita +25% a oltre 1.500 professionisti), tecnologia e prodotti, il WM sarà in grado di generare circa 10 miliardi di euro di raccolta netta media annua.

A tal fine - viene spiegato - elemento distintivo sarò la possibilità di catturare eventi di liquidità derivanti dalla solida interconnessione che Mediobanca ha con le oltre 1.300 imprese di media dimensione appartenenti ai più dinamici distretti industriali italiani, spesso guidate o possedute da famiglie imprenditrici.

In quanto a obiettivi finanziari, il totale della attività finanziarie (TFA) crescerà dell'11% portandosi a 115 miliardi di euro, con un forte miglioramento della composizione (AUM/AUA +13% a 85 miliardi di euro con incidenza sulle TFA in crescita al 75%). La marginalità lorda si manterrà circa 90pb. La crescita dei ricavi (+10% a oltre 1 miliardo di euro), il controllo dei costi (rapporto costi/ricavi in discesa al 60%) e l'assiduo presidio del costo del rischio permetteranno di innalzare significativamente la redditività (RORWA al 4%, +110pb).

Commentando l'andamento del settore, Mediobanca afferma che il comparto del risparmio gestito italiano, tra i più ampi in Europa, ha "interessanti margini di sviluppo" per un operatore quale Mediobanca in quanto: è ampio, crescente e ancora largamente "non gestito"; in fase di trasformazione, con crescita delle quote di mercato degli operatori specializzati e misti (banche con reti di vendita dedicate) a discapito delle banche universali; vede un fabbisogno crescente di "protezione e programmazione finanziaria" da parte dei risparmiatori, nonché di "ricerca di rendimento alternativo"; registra una compressione dei margini dettata dalla regolamentazione, dalla competizione e dalla compressione delle commissioni di performance.
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