(Teleborsa) - Quest’anno i paesi sviluppati dovrebbero raggiungere una crescita dell’1,3%, ma con forti disparit
à. Mentre la Germania fatica a uscire dalla recessione, la Spagna avrà tra le migliori performance dell’Eurozona (con una crescita prevista dell’1,5% contro quella tedesca allo 0,6%) e il Giappone crescerà dello 0,8%. Ancora una volta, nel 2024 si prospetta per gli Stati Uniti una crescita superiore a quella degli altri Paesi sviluppati.
E' lo scenario delineato da
Michaël Lok, Group CIO e Co-CEO Asset Management di UBP nell'analisi che spiega come nel 2024 "la crescita globale dovrebbe essere moderata, intorno al 2,9%, nonostante i persistenti fattori sfavorevoli in
Germania e Cina. In tutti i paesi continuerà il processo di disinflazione, anche se a velocità diverse tra inflazione totale e indici "core", ma per le economie sviluppate permane la prospettiva di un ritorno dell'inflazione intorno al 2,5% alla fine dell'anno.Nel dettaglio, le prospettive dell'economia statunitense
"dovrebbero rimanere solide: secondo la nostra analisi, dopo il 2,5% del 2023, nel 2024 la crescita dovrebbe raggiungere il 2,2%. Questa sovraperformance è il risultato di una solida domanda interna, sostenuta dai consumi, dalla creazione di posti di lavoro e dagli investimenti in nuove tecnologie e delocalizzazioni industriali".
"Inoltre, il mercato immobiliare è ripartito grazie all'allentamento dei tassi a lungo termine. Il buon andamento dell'economia USA non è una coincidenza del ciclo, ma il risultato di fondamentali che ancorano l'attività su una base di crescita
più sostenuta rispetto a Europa e Giappone".(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash )