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Ddl semplificazioni, da Istruzione a Terzo settore: i possibili interventi

Secondo l'ultima bozza

Economia
Ddl semplificazioni, da Istruzione a Terzo settore: i possibili interventi
(Teleborsa) - Atteso in Consiglio dei ministri il nuovo disegno di legge Semplificazioni: nella bozza del testo sulla quale sono al lavori vari ministeri - coordinati dal dicastero della Pubblica amministrazione, guidato dal ministro Zangrillo - norme che spaziano dall’innovazione - con procedure agevolate, ad esempio, sul 5G per le sperimentazioni in campo televisivo - all'alimentare così come sono previsti importanti interventi sull'istruzione.

Novità per il Terzo Settore con lo stop all’obbligo per associazioni ambientaliste, consumatori, Onlus e fondazioni di rendicontare gli aiuti pubblici. La norma dispone che questi soggetti non dovranno più pubblicare sui loro siti internet - più precisamente nelle note integrative del bilancio di esercizio e dell’eventuale bilancio consolidato - "gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria" erogati dalle pubbliche amministrazioni.

Capitolo Istruzione: novità in arrivo per le lauree conseguite all’estero che, in linea con la bozza, saranno riconosciute anche nei concorsi per la scuola. Quanto alle educatrici di asili nido e scuole dell’infanzia non saranno più oberate da compiti “ludico-ricreativi o di mero accudimento”, passaggio che consentirà di focalizzarsi sull’aspetto educativo.

Semplificazioni anche per le scuole private paritarie: sarà infatti possibile creare classi temporanee in caso di eccessivo numero di iscritti e, in caso di ritardi nei pagamenti di tasse e contributi, non perderanno lo status se vantano un credito compensabile con il Ministero dell’Istruzione.

Torna anche il bonus una tantum da 10mila euro per le imprese artigiane per la partecipazione alle fiere, nazionali e internazionali, che si svolgono in Italia. Per stabilire i criteri con cui verrà assegnato il contributo arriverà un decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy entro 60 giorni dall’approvazione del ddl sulle semplificazioni.

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