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Il 30% degli studenti incontra ostacoli nelle transizioni scuola-lavoro

Economia
Il 30% degli studenti incontra ostacoli nelle transizioni scuola-lavoro
(Teleborsa) - Il 30% degli studenti in uscita dalle scuole superiori sperimenterà difficoltà nella transizione fino al 2030, inoltre gli studenti in uscita dagli istituti professionali registreranno la percentuale di mismatch più alta (+94%) tra tutti i tipi di scuole. Per ridurre lo skill mismatch è fondamentale consolidare le competenze sociali ed emotive (prosocialità, stabilità emotiva e resilienza), che corrispondono a quelle più ricercate dalle imprese, in quanto permetteranno di diminuire l'indice di mismatch generale (la prosocialità del 22% e la stabilità emotiva del 15%). Sono alcune delle evidenze emerse dallo studio EY “Transizioni scuola-lavoro" presentato durante l’evento "Costruire ponti tra istruzione e lavoro: UPSHIFT for Youth" organizzato dall’UNICEF, Junior Achievement Italia, EY e EY Foundation.

“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto e di mettere la nostra esperienza pluriennale nel campo dell’imprenditorialità al servizio delle generazioni più giovani. Il mercato del lavoro in Italia oggi è soggetto a una profonda trasformazione, che sarà accelerata nei prossimi anni dalla diffusione di soluzioni tecnologiche basate sull’IA e sulla robotica avanzata nei processi aziendali. Le aziende cercano profili sempre più complessi, già formati o da formare, ma i giovani fanno sempre più fatica ad inserirsi in modo stabile e qualificato nel mercato del lavoro – ha commentato Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West –. La risposta sta nel consentire ai nostri ragazzi di uscire dalla scuola con un bagaglio di competenze articolato, che combini una buona preparazione tecnica a competenze sociali ed emotive: solo così potranno affrontare con successo la transizione tra scuola e lavoro, che è uno dei momenti più delicati della vita. E bisogna dare questa opportunità a tutti. Anche EY vuole fare la sua parte, offrendo il tempo delle proprie persone e facilitando la creazione di reti tra scuole e aziende: per questo abbiamo deciso di sostenere il progetto UPSHIFT in collaborazione con UNICEF e JA Italia. Vogliamo essere al fianco delle nuove generazioni per supportarle, sin dagli ultimi anni della scuola, nel consolidare le proprie competenze e orientare il proprio percorso di vita e di crescita”.
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