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Super Tuesday, vittorie quasi ovunque per Biden e Trump

Economia
Super Tuesday, vittorie quasi ovunque per Biden e Trump
(Teleborsa) - Va tutto secondo le previsioni: Donald Trump e Joe Biden dominano le rispettive primarie nel Partito Repubblicano e nel Partito Democratico per decidere il candidato alle elezioni presidenziali di novembre nel Super Tuesday, la giornata in cui sono andati al voto complessivamente 15 stati e un territorio americano. Confermate anche le loro vulnerabilità: Nikki Haley, la rivale repubblicana di Trump, conquista a sorpresa il Vermont, secondo successo dopo Washington DC, e decide per il momento di non ritirarsi dalla corsa. Anche Biden perde un round – nelle isole Samoa, dove perde contro uno sconosciuto candidato locale, l'imprenditore Jason Palmer – e ritrova come in Michigan nelle urne di alcuni stati, ad esempio il Minnesota, la protesta del voto arabo per il sostegno a Israele nonostante il "genocidio" a Gaza.

"Il mondo sta ridendo di noi e sta prendendo un vantaggio su di noi", ha dichiarato Donald Trump riferendosi agli Stati Uniti in un messaggio dal quartier generale della sua campagna a Palm Beach, in Florida. Trump ha attaccato Joe Biden, definendolo il "peggior presidente della storia", accusandolo di "aver aperto i confini a milioni di clandestini". Nikki Haley ha invece deciso di rispondere indirettamente all'appello all'unità del partito repubblicano Donald Trump sostenendo che "l'unità non si raggiunge dicendo semplicemente "siamo uniti»". In un comunicato della campagna dopo i risultati del Super Tuesday, l'ex ambasciatrice all'Onu ha sottolineato che "resta un ampio gruppo di elettori repubblicani profondamente preoccupati da Trump". "Questa non è l'unità di cui il nostro partito ha bisogno per avere successo. Affrontare queste preoccupazioni renderà il partito e l'America migliori", ha concluso la rivale di Trump che ha deciso di non tenere un discorso pubblico.

Donald Trump "è determinato a distruggere la nostra democrazia", ha dichiarato invece Jose Biden. E ha aggiunto: "Se Trump tornasse alla Casa Bianca, i progressi compiuti dalla sua amministrazione sarebbero a rischio. "È guidato dal risentimento e dalla truffa, concentrato sulla propria vendetta e punizione, non sul popolo americano", ha sottolineato il presidente Usa.

(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash )
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