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Corte dei Conti: nel PNRR, divergenza tra spesa attuale e sostenuta, previsto aumento della spesa effettiva

Economia
Corte dei Conti: nel PNRR, divergenza tra spesa attuale e sostenuta, previsto aumento della spesa effettiva
(Teleborsa) - Lo stato di attuazione degli interventi Pnrr e Pnc esaminati nel 2023 dalla Corte dei Conti "evidenzia un sostanziale raggiungimento degli obiettivi procedurali legati all'adozione dei provvedimenti amministrativi, alla pubblicazione degli avvisi, alla stipula delle convenzioni con i soggetti attuatori, all'emanazione dei decreti direttoriali e ai trasferimenti di somme a titolo di anticipazione.

Ciò, a fronte di uno scostamento rilevato tra spesa attesa e spesa sostenuta che, seppur attenuatosi, è destinato a determinare uno slittamento di quella effettiva negli ultimi anni di adozione del Piano".

È quanto fa emergere la Corte dei conti nella relazione approvata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione con Delibera n. 59/2024/G, in cui la magistratura contabile sottolinea "l'importanza delle modifiche apportate dal Governo sulla struttura iniziale del Pnrr (ufficializzate dalla Commissione UE a dicembre 2023), allo scopo di superare le difficoltà legate alla realizzazione di alcune delle riforme o investimenti nella loro configurazione originaria. Questo - evidenzia la Corte - in una nota comporterà certamente una revisione anche e soprattutto delle disponibilità e coperture finanziarie legate ai progetti in essere. Un problema che appare affrontato già con i provvedimenti legislativi in itinere, dei quali la magistratura contabile si riserva la valutazione".

"L'importante percorso di monitoraggio sull'attuazione del Pnrr avviato dall'esecutivo a gennaio 2023, si legge, si incentra su una significativa ricerca di semplificazione dei procedimenti orientata anche a garantire la maggior coerenza possibile agli interventi di coesione territoriale che coinvolgono, in particolare, le comunità minori, caratterizzate da una maggiore fragilità amministrativa e organizzativa. Ed è proprio la capacità amministrativa - conclude la Corte - a evidenziarsi come elemento critico del Piano e della sua esecuzione, nell'ottica ulteriore di preservare la qualità degli interventi".



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