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Arera abbandona progetto prelievo tariffario da 4,8 miliardi di euro per coprire costi stoccaggio gas

Economia
Arera abbandona progetto prelievo tariffario da 4,8 miliardi di euro per coprire costi stoccaggio gas
(Teleborsa) - L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) fa sapere di aver abbandonato il progetto di un prelievo tariffario sul gas per coprire i costi di mantenimento delle scorte, in seguito alle diffuse critiche delle aziende energetiche e alle obiezioni dell'Unione europea.

La tariffa, del valore potenziale di 4,8 miliardi di euro, avrebbe finito per colpire i consumatori, in quanto le aziende energetiche avrebbero scaricato i costi sui clienti. Una tariffa simile era stata introdotta dalla Germania nel 2022, ma è ora al vaglio dell'Acer, l'autorità di regolamentazione energetica dell'Ue, per verificare se viola le norme comunitarie in materia di concorrenza.

Nella tarda serata di ieri, Arera ha comunicato sul proprio sito web che non intende portare avanti la proposta, visto "il dibattito in corso a livello europeo sulla necessità di evitare misure unilaterali che potrebbero mettere a rischio la solidarietà energetica e vanificare gli sforzi per diversificare le fonti di approvvigionamento".

Laddove, anche in esito all’evoluzione del dibattito europeo, dovesse emergere l’opportunità di rivalutare il tema, verranno garantite tempistiche coerenti con le esigenze espresse dai partecipanti alla consultazione relative alla necessità di conoscere con congruo anticipo la valorizzazione di tutti i corrispettivi tariffari al fine di adeguare in maniera efficiente i sistemi gestionali e le offerte commerciali.

Se le discussioni a livello europeo dovessero portare alla possibilità di introdurre la tariffa, Arera garantirà ai gruppi energetici il tempo necessario per adeguare i prezzi e le operazioni complessive, ha aggiunto il comunicato. Arera aveva inizialmente annunciato a dicembre la cosiddetta "tassa di neutralità", che avrebbe gravato sul gas che passa attraverso i punti di interconnessione delle reti nazionali e internazionali, con l'obiettivo di renderla effettiva da aprile.







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