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Trasporto aereo, Ryanair torna a chiedere le dimissioni del presidente Enac

Di Palma: O'Leary rispetti le istituzioni italiane e chi le rappresenta

Economia
Trasporto aereo, Ryanair torna a chiedere le dimissioni del presidente Enac
(Teleborsa) - La compagnia aerea low cost Ryanair ha chiesto di nuovo le dimissioni del presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) Pierluigi Di Palma dopo aver definito "false" le sue affermazioni sull'esistenza di un "oligopolio" in Italia. Di Palma ha anche affermato che "le compagnie aeree low cost non esistono più" o – "ancora più assurdamente", secondo la compagnia - che le tariffe basse "non ci saranno mai più".

"Le ultime imbarazzanti dichiarazioni di Di Palma – si legge in una nota della compagnia aerea – arrivano a meno di 12 mesi da sue altre false affermazioni sul fatto che le compagnie aeree in Italia lavorano insieme per aumentare le tariffe". "Di Palma fa affermazioni false, che ingannano il governo italiano", ha dichiarato il ceo di Ryanair, Michael O'Leary.

Di Palma aveva affermato che Ryanair controlla ormai il 51% del mercato italiano sottolineando che in "un contesto di poca offerta e più domanda i prezzi salgono". O'Leary ha corretto il presidente Enac affermando che la compagnia aerea ha meno del 40% di quota di mercato, "sta aumentando la sua capacità di posti del 10% nel 2024 e sta abbassando le tariffe aeree per milioni di consumatori italiani".

"Contrariamente alle ultime false affermazioni di Di Palma che sostiene di non riuscire a trovare un volo Ryanair a bassa tariffa in Italia – ha aggiunto O’Leary – Ryanair offrirà oltre 29 milioni di posti da e per l’Italia nella sua programmazione estiva 2024. Poco più di 12 milioni (oltre il 40%) saranno venduti a tariffe di 29,99 euro o meno per la sola andata; oltre 15 milioni (più del 50%) a tariffe pari o inferiori a 39,99 euro. Di Palma fa ripetutamente affermazioni false, che ingannano il governo e i cittadini italiani. Non sa nulla di trasporto aereo ed è per questo che continua a fare queste affermazioni stupide ed imbarazzanti".

Non è la prima volta che la compagnia aerea chiede le dimissioni di Di Palma. Già a settembre del 2023 Ryanair aveva chiesto le dimissioni del presidente Enac per il "falso rapporto prodotto e presentato al governo italiano sul prezzo dei biglietti aerei".
Di Palma ha deciso di non rispondere a Ryanair ma al Corriere della Sera definendo quelle di O’Leary delle "provocazioni" e di capire che le sue affermazioni "gli diano fastidio". Il presidente Enac ha però chiesto al Ceo di Ryanair di "rispettare le istituzioni italiane e chi le rappresenta. Il nostro compito è quello di stare sempre al fianco del cittadino-passeggero, tutelandolo in ogni aspetto, compreso il costo dei trasporti".


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