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Terna colloca green bond ibrido perpetuo per 850 milioni di euro

Richieste di sottoscrizione superiori a circa 4 volte l'offerta

Finanza, Fintech
Terna colloca green bond ibrido perpetuo per 850 milioni di euro
(Teleborsa) - Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell'energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha lanciato con successo una emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile green, a tasso fisso, denominata in Euro, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare nominale complessivo pari a 850 milioni di euro.

La società ha spiegato che "l'emissione ha ottenuto grande favore da parte del mercato con richiesta massima per più di 3 miliardi di euro, circa 4 volte l'offerta, ed è caratterizzata da un'elevata qualità e ampia diversificazione geografica degli investitori".

Il prestito obbligazionario, strutturato in una singola tranche, è non convertibile subordinato, green, ibrido e perpetuo. Il bond è non callable per 6 anni, il prezzo di emissione è fissato al 99,745%, con uno spread di 214,2 punti base rispetto al Midswap. L'emissione pagherà una cedola fissa annuale del 4,750% che verrà corrisposta fino alla prima data di reset (esclusa) prevista l'11 aprile 2030 ed avrà un tasso effettivo pari a 4,800%. A partire da tale data, qualora non sia avvenuto il rimborso anticipato, l'obbligazione ibrida maturerà interessi annui pari al tasso Euro Mid Swap di riferimento a cinque anni, incrementato di un margine iniziale di 214,2 punti base, incrementato di un ulteriore margine di 25 punti base a partire dall'11 aprile 2035 e di un successivo aumento di ulteriori 75 punti base a partire dall'11 aprile 2050.

Per il prestito obbligazionario sarà presentata una richiesta di ammissione alla quotazione sul mercato regolamentato Luxembourg Stock Exchange. Si prevede, inoltre, che allo stesso venga assegnato, da parte delle agenzie, un rating di Ba1/ BBB- (Moody's/S&P's) e un equity content pari al 50%.

L'emissione è stata supportata da un sindacato di banche composto da: Banca Akros, BNP Paribas, CaixaBank, Crédit Agricole, Goldman Sachs, HSBC, Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Santander, SMBC e Unicredit.
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