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Fisco, novità per successioni e e patti di famiglia: oggi in Cdm il decreto legislativo

Arriva il tributo unico per le imposte su bollo, registro, ipoteca e tributi speciali catastali che riguardano i servizi dell'Agenzia delle Entrate.

Economia
Fisco, novità per successioni e e patti di famiglia: oggi in Cdm il decreto legislativo
(Teleborsa) - Novità in arrivo per quanto riguarda diverse imposte. successioni e i moltissimi adempimenti previsti attualmente. Un decreto legislativo che arriverà oggi sul tavolo del consiglio dei ministri aggiunge un nuovo tassello alla riforma fiscale e punta a modificare le imposte per successioni, bollo, registro, ipoteca e tributi speciali catastali che riguardano i servizi dell'Agenzia delle entrate. L'obiettivo è quello di arrivare ad un tributo unico. Modifiche saranno previste anche sui patti di famiglia – si aggiornerà la normativa dei trust e si rivedranno le tabelle relative agli adempimenti – e si lavora per la successione ad introdurre per le successioni l'autoliquidazione delle imposte così come avviene già, ad esempio, per le dichiarazioni dei redditi. Si aggiorna inoltre la normativa dei trust e si rivedono le tabelle relative agli adempimenti.

Capitolo successione. In una bozza del decreto si specifica che "la dichiarazione è presentata con le modalità telematiche stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate. Per i soggetti non residenti, la dichiarazione può essere spedita mediante raccomandata o altro mezzo equivalente dal quale risulti con certezza la data di spedizione". Si tratterà quindi di una sorta di precompilata. Per l'imposta di bollo, ipotecaria e catastale, oltre che per i tributi speciali catastali e per le tasse ipotecarie il governo mira a sostituirle con un tributo unico, "eventualmente in misura fissa", come ha spiegato in passato il Mef. Per facilitare le modalità di pagamento dei tributi ed efficientare i sistemi di riscossione, viene inoltre previsto l'utilizzo dei mezzi elettronici di pagamento.

Nuove norme sono previste anche sui trust per facilitare i passaggi generazionali. Si prevede ad esempio che i trasferimenti non siano soggetti all'imposta, anche quelle effettuati tramite i patti di famiglia (di cui agli articoli 768-bis e seguenti del codice civile) a favore dei discendenti e del coniuge, di aziende o rami di esse, di quote sociali e di azioni. Il beneficio si applica a condizione che gli aventi causa detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento.

Si aggiungono quindi da un punto di vista normativo anche i trust nell'imposta di successione e si specifica che se il trust è residente nello Stato al momento della separazione patrimoniale l'imposta è dovuta per tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari. Se chi dispone non è residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, l'imposta sarà dovuta solo sui beni e diritti trasferiti al beneficiario presenti nel territorio dello Stato. Le quote sociali non rientrano nella disciplina. Per le donazioni si prevede la detrazione delle imposte pagate all'estero per la donazione e i beni esistenti.
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