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Smart Manufacturing Survey: IA in primo piano con il 56% delle imprese, cresce l'interesse per Digital Twin (22%)

Economia
Smart Manufacturing Survey: IA in primo piano con il 56% delle imprese, cresce l'interesse per Digital Twin (22%)
(Teleborsa) - La quinta edizione dello "Smart Manufacturing Summit 2024", organizzato da TIG – The Innovation Group, ha affrontato tematiche cruciali come Data analytics, Cloud Computing, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity nel contesto della trasformazione del settore manifatturiero italiano. Ospiti illustri, tra cui il Ministro del Made in Italy Adolfo Urso e il Viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, hanno delineato le sfide e le opportunità dell'Industria 5.0. Secondo "Smart Manufacturing Survey 2024", condotto da TIG in collaborazione con SPS Italia e Contact Value, il 56% delle aziende individua nell'uso dell'Intelligenza Artificiale e della GenAI uno dei principali driver di competitività del settore per i prossimi cinque anni.

Nel 2023 il 47% delle industrie ha investito in progetti di cybersecurity e data analytics. Tra le tecnologie piu` adottate nel percorso verso il paradigma Industria 4.0 emergono anche il Cloud Computing e i MES (Manufacturing execution systems), su cui il 42% delle imprese intervistate dichiara di aver investito nel 2023. Segue l’Internet of Things (IoT) con una percentuale di investimento del 33%. Se la sicurezza informatica e l’analisi dei dati si classificano al primo posto in termini di investimenti nel 2023, le prospettive sul 2024 emerse dalla ricerca rivelano nuove tendenze. Prima tra tutte, l’Intelligenza Artificiale, utilizzata soprattutto per il Machine Learning e il Deep Learning, e` stata indicata dal 38% delle aziende intervistate come la tecnologia piu` interessante su cui investire nei prossimi 12 mesi; al secondo posto la GenAI, selezionata dal 32% del campione. Un cambio di orientamento che si registra anche nell’utilizzo di queste tecnologie: il 53% del campione intervistato prevede, infatti, che in futuro l’applicazione dell’AI si estendera` maggiormente verso il servizio clienti.

Diversamente da quanto emerso nel 2023, quest’anno sembra diminuire l’interesse verso il Cloud Computing (12%), i Data Analytics (17%) e la Cybersecurity (18%), che registrano previsioni di investimento piu` basse rispetto l’anno scorso.

Emilio Mango, Managing Director di TIG - The Innovation Group, ha dichiarato: "La quinta edizione dello Smart Manufacturing Summit serve, tra le altre cose, a fotografare una situazione sempre piu` dinamica e complessa. Il manifatturiero italiano ha infatti l’opportunita` di cavalcare le nuove tecnologie come AI Generativa e virtual twin per guadagnare competitivita` e liberare le energie creative tipiche della nostra industria. Lo scenario geopolitico non e` incoraggiante (dopo la crisi energetica dello scorso anno e il rallentamento della "locomotiva" tedesca, ora e` la scarsita` delle materie prime critiche uno dei nodi da sciogliere) e le politiche industriali segnano l’inizio di Transizione 5.0, il nuovo programma di sviluppo e incentivi voluto dal Governo. E` il momento giusto per mettere a confronto i diversi stakeholder che si ritrovano al Summit: Governo, Ricerca e Universita`, Associazioni, aziende utenti (dalle PMI alle grandi) e vendor".

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha dichiarato: "Questo summit rappresenta un'occasione fondamentale per condividere visioni, esperienze e best practices legate alla trasformazione digitale del nostro tessuto produttivo, un processo che consideriamo essenziale per la competitività e la sostenibilità futura delle nostre imprese. La digitalizzazione dell'industria manifatturiera è un pilastro centrale della strategia di politica industriale del governo". Il Ministro Adolfo Urso ha proseguito: "Il governo è pienamente impegnato a supportare questa transizione verso lo smart manufacturing, anche attraverso politiche di incentivazione mirate, a partire dal Piano Transizione 5.0, già operativo, che stanzia 13 miliardi per tutte le imprese che investono nelle tecnologie digitali e green, fino alla prossima legge delega sulle nuove tecnologie abilitanti. In quest'ottica, è fondamentale il dialogo costruttivo tra il governo, le imprese e gli istituti di ricerca per identificare le barriere all'adozione delle tecnologie digitali e per progettare strumenti di supporto efficaci. Insieme, possiamo sviluppare un ecosistema che promuova l'innovazione, attragga investimenti e stimoli la formazione di competenze digitali tra i lavoratori".


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