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Powell ribadisce: "Niente taglio tassi se inflazione non scende"

Finanza
Powell ribadisce: "Niente taglio tassi se inflazione non scende"
(Teleborsa) - Tassi "più alti più a lungo". La politica "prudente" della Fed è stata ribadita ieri dal suo Presidente Jerome Powell, in un intervento ad un forum economico a Washington.

Le parole del numero uno della banca centrale USA hanno ulteriormente allontanato l'orizzonte del primo taglio dei tassi: se prima si prevedeva a giugno una riduzione di un quarto di punto, seguita da altri due tagli entro la fine del 2024, ora si ritiene che non ci sarà alcun ritocco alla riunione dell'11-12 giugno ed il primo taglio è previsto per settembre, mentre stanno diminuendo le probabilità di altri due tagli entro l'anno.

"I dati recenti chiaramente non ci hanno dato maggiore fiducia e indicano invece che probabilmente ci vorrà più tempo del previsto per conquistare quella fiducia", ha dichiarato Powell, chiarendo "in questo momento, considerata la forza del mercato del lavoro ed i progressi compiuti finora sull'inflazione, è opportuno concedere alla politica restrittiva più tempo per agire e lasciare che siano i dati e l'evoluzione delle prospettive a guidarci".

Il Presidente e gli altri banchieri della Federal Reserve hanno quindi ribadito che non ci sarà nessun taglio se non è garantito un rientro dell'inflazione entro il target del 2%. Eventualità che i dati degli ultimi mesi non hanno confermato, in quanto emergono ancora troppe pressioni sui prezzi.

"Se l'inflazione dovesse persistere, potremmo mantenere l'attuale livello di restrizioni per tutto il tempo necessario", ha ribadito il numero uno della Fed, indicando "allo stesso tempo, avremmo un ampio margine di manovra nel caso in cui il mercato del lavoro dovesse indebolirsi inaspettatamente".

Affermazioni avallante anche dal numero due della Fed, Philip Jefferson, il quale ha affermato "la mia previsione di base continua a essere che l'inflazione diminuirà ulteriormente, con il tasso ufficiale mantenuto stabile al livello attuale, e che il mercato del lavoro rimarrà forte, con la domanda e l'offerta di lavoro che continueranno a riequilibrarsi".
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