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Confcooperative, Mattarella: "Sviluppo equo e inclusivo è modello"

Imprese, Confcooperative: "Occorre legge quadro su coop di comunità". Urso: "Giusto valorizzare coop purché attività sia trasparente"

Economia
Confcooperative, Mattarella: "Sviluppo equo e inclusivo è modello"
(Teleborsa) - "La cooperazione a carattere mutualistico è fattore determinante di impulso ad uno sviluppo economico equo, solidale e inclusivo". Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al presidente di Confcooperative Maurizio Gardini in occasione dell'assemblea nazionale della confederazione. "Quello della società cooperativa è un modello virtuoso, strumento efficace per promuovere e tutelare anche le fasce più vulnerabili della popolazione, orientando l'economia verso li benessere collettivo e concorrendo a promuovere le condizioni che rendono effettivo il godimento dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione – osserva Mattarella –. Lo sviluppo di aree che sono sempre più a rischio, se non soggette a fenomeni di fragilità e spopolamento, con la cura e l'implementazione di economie locali e servizi accessibili, contribuisce a rafforzare al coesione del tessuto sociale della Repubblica. Ed è confortante che il movimento cooperativo se ne assuma responsabilità, concorrendo a realizzare così gli obiettivi di uguaglianza e partecipazione propri ala nostra Carta fondamentale. La capillare attività delle cooperative sul territorio costituisce una rete preziosa, il cui incremento gode di esplicita tutela costituzionale. Mi è grato rivolgere a tutti i partecipanti all'Assemblea Nazionale di Confcooperative sentiti auguri di buon lavoro, unitamente all'espressione di sentimenti di apprezzamento per l'impegno sviluppato".

Come sottolineato il presidente di Confcooperative per le cooperative di comunità "occorre la legge quadro". "È un nuovo coinvolgente fenomeno che anima le aree interne, generando lavoro e benessere per le comunità – ha aggiunto Gardini –. Avanza l'auto organizzazione dei cittadini: fanno ripartire l'economia, i servizi, l'aggregazione, creando piccole imprese di territorio. C'è il nostro impegno per ottenere una Legge nazionale che garantisca un quadro giuridico per le cooperative di comunità, in particolare nei territori svantaggiati. Diamo atto al ministro Urso della determinazione con cui sta seguendo il tema. Il tempo stringe e oltre 5mila comuni rischiano la 'chiusura' a causa di servizi che arretrano. Si parla di desertificazione bancaria. In questo contesto rimarchiamo il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali: in oltre 700 comuni rappresentano l'unico sportello bancario attivo". Gardini ha posto inoltre l'accento sul contrasto alle false cooperative. "Lo strumento della revisione è fondamentale per mantenere l'autenticità del modello cooperativo e il rispetto della mutualità – ha spiegato –. Vanno contrastate le false cooperative attraverso la riforma della vigilanza che è allo studio del Mimit. Così come vanno combattute le false imprese di ogni tipologia societaria: Spa, Srl, srl semplificate,che sfruttano 2.842.000 lavoratori in un contesto di diffusa irregolarità fiscale e contributiva. Una condizione che viola la dignità delle persone". Infine, sui debiti della Pa nei confronti delle imprese, Gardini ha concluso affermando che "è fondamentale che la Pubblica Amministrazione riconosca gli aumenti contrattuali in fase di appalti. Riconoscendo la qualità e non solo l'offerta economica più bassa. Sul fronte dei Debiti PA le nostre cooperative vantano crediti per 2,5 miliardi con pagamenti medi a 92 giorni che salgono a 1 anno in Sicilia, 227 giorni in Campania, 144 in Calabria, 124 in Puglia, 101 nel Lazio".

Sul salario minimo – ha detto Gardini definendolo 'salario giusto'– "la posizione di Confcooperative è stata molto chiara: noi siamo contro il salario minimo e a favore di un salario giusto perché riteniamo che la responsabilità di chi firma i contratti di lavoro debba determinare processi di cambiamento e innovazione. Abbiamo voluto dare valore al patto tra sindacati dei lavoratori e delle imprese sedendo al tavolo dove si costruiscono le condizioni per dare dignità, ruolo e reddito giusto al lavoro. E lo abbiamo dimostrato con la firma di numerosi contratti, in questo ultimo anno, tra i quali quello delle cooperative sociali che per numero di occupati (400mila) è tra i primi 10 nazionali".

"Le imprese – ha aggiunto il presidente di Confcooperative – sono pronte ad assumere, ma circa la metà delle figure professionali richieste è introvabile. Solo a marzo 2024 su 447 mila posti di lavoro, il 47,8% è stato di difficile reperimento (fonte Unioncamere). La mancanza di personale è il principale ostacolo anche per la crescita delle cooperative, per una su due è un problema oramai strutturale. Le nostre 17mila associate danno lavoro a 540mila persone, potrebbero assumerne altre 30mila, ma non trovano figure qualificate (fonte Centro Studi Confcooperative). Il mercato del lavoro presenta dati con luci e ombre – ha proseguito Gardini –. Un'Italia del paradosso perché cala la disoccupazione al 7,2% con gli occupati che sfiorano i 24 milioni (23.849.000), ma sono 12.377.000 gli inattivi, vale a dire 1/3 della popolazione tra i 15 e i 64 anni (fonte Censis su dati Istat). I Neet sono calati a 2.153.000 (-786mila rispetto al 2021). Gli inattivi sono 1/3 della popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni, ben 12.377.000 e tra loro 2.659.000 sono donne che non cercano lavoro per motivi familiari, perché assistono un familiare anziano, minore o disabile (fonte Censis su dati Istat). Un dato che sottolinea ancora una volta la necessità di rafforzare le politiche di conciliazione, di offrire più servizi a supporto delle famiglie - ha concluso -. C'è poi da considerare l'impatto della tecnologia e dell'intelligenza artificiale. Il Fmi stima che nelle economie avanzate il 60% degli occupati dovrà confrontarsi con i sistemi di Intelligenza Artificiale e circa la metà di essi potrebbe uscirne penalizzata. La soluzione è più formazione come politiche attive del lavoro".

"Le imprese sono in affanno e costrette alla difesa. Sono provate dai rincari dell'energia e delle materie prime, dal mismatch (il mancato reperimento di figure professionali) e dalla contrazione dei consumi interni. L'inflazione sta calando, e come raccomanda il governatore della Banca d'Italia Panetta. Nei servizi solo una impresa su due riesce ad accedere al credito. La Bce deve iniziare a tagliare il costo del denaro: basta 'tassa Lagarde'" ha detto il presidente di Confcooperative.

"È giusto valorizzare le cooperative che sviluppano la propria attività sociale, purché la loro attività avvenga in piena trasparenza – ha detto nel suo intervento il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso –. La vigilanza è necessaria soprattutto per evidenziare chi agisce in maniera virtuosa come voi". "Tra poche settimane – ha poi annunciato Urso – presenteremo al Consiglio dei ministri e al Parlamento la legge annuale sulla Concorrenza".

"Entro la fine dell'anno vorrei uscire con un bando rivolto al mondo del terzo settore, di concerto con ministro Calderone, che si lega alla dimensione abitativa delle persone con disabilità: dobbiamo dare strumenti che possano garantire a loro e alle loro famiglie un posto di lavoro e una dimensione abitativa dignitosa" ha detto il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Dobbiamo parlare di persone non in termini discriminatori, valorizzare i talenti e le competenze che ciascuno ha, sulle quali dobbiamo contare se vogliamo un Paese più forte e più competitivo".

"In questi giorni, mi auguro a breve, è in via di definizione da parte della Commissione europea il raggiungimento degli obiettivi della quinta rata. Siamo il paese che ha raggiunto la migliore performance e il maggior numero dei obiettivi, nell'ambito del Pnrr – ha affermato il ministro per gli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto –. In questi giorni, mi auguro a breve, è in via di definizione da parte della Commissione europea il raggiungimento degli obiettivi della quinta rata. Siamo il paese che ha raggiunto la migliore performance e il maggior numero dei obiettivi, nell'ambito del Pnrr".

"I dati attuali ci dicono che abbiamo 500mila persone che lavorano in più e la stragrande maggioranza con contratti a tempo indeterminato" ha detto la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, puntando l'accento sull'azione del governo a favore dei contratti a tempo indeterminato, intervenendo all'assemblea di Confcooperative, aggiungendo che tali dati "rappresentano la risposta a chi sostiene che con i nostri provvedimenti abbiamo aumentato e sostenuto il precariato".















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