(Teleborsa) - Gli Stati Uniti tornano a fare
pressione sull'intera comunità internazionale affinché si mobiliti per
prevenire un possibile crollo della diga di Mosul, in Iraq. "Si rischia una
catastrofe umanitaria di proporzioni epiche" avvertono dalle Nazioni Unite.
Secondo gli analisti, il cedimento della diga potrebbe travolgere tra 500 mila e oltre 1 milione di iracheni che vivono lungo le rive del fiume Tigri. Lo scorso febbraio, l'italiana
Trevi si è aggiudicata i
lavori della diga di Mosul, per la messa in sicurezza dell'opera.
L'allarme è arrivato ieri durante un incontro alle Nazioni Unite tra l'
ambasciatrice statunitense Samantha Power e l'
ambasciatore iracheno Mohamed Alhakim. L'appello è di "effettuare al più presto i lavori necessari" e di istruire la popolazione sulle vie di fuga in caso di inondazione.
La
diga di Mosul è una
barriera lunga oltre 3 chilometri che trattiene milioni di metri cubi d'acqua.